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Coronavirus, Brasile supera 100mila morti. Norvegia, atterrano un minuto dopo la mezzanotte: scatta la quarantena

Nel Paese sudamericano, dove Bolsonaro ha sempre negato la gravità della pandemia, la curva di morti e contagi non si arresta. Visto l'aumento dei casi in Francia, la Norvegia ha deciso che il Paese è zona rossa: e così 158 passeggeri sono stati messi in quarantena perché atterrati un minuto dopo l'introduzione della misura. Stati Uniti oltre i 5 milioni di contagi

Gli Stati Uniti superano i 5 milioni di contagi, ma il focolaio delle Americhe non si esaurisce con loro: in Brasile, infatti, la pandemia continua a registrare infezioni – ad oggi tre milioni – e vittime, che ora sono più di 100mila. In Europa peggiora la situazione della Francia, che ieri ha registrato più di 2300 nuovi positivi: numeri che hanno spinto la Norvegia a classificarla come ‘zona rossa’ obbligando alla quarantena gli arrivi. La misura è scattata a mezzanotte: per questo 158 passeggeri che si erano imbarcati su un volo partito da Nizza per Oslo dovranno autoisolarsi per 10 giorni, visto che il loro aereo è atterrato un minuto dopo la mezzanotte.

Stati Uniti – Il numero confermato di casi ha raggiunto i 5 milioni, di gran lunga il dato più alto al mondo, secondo il conteggio elaborato dalla Johns Hopkins University. Tuttavia, i funzionari sanitari ritengono che per ogni caso segnalato ci siano circa 10 volte più persone infette, a causa dei limiti ai test e dell’elevato numero di infezioni lievi non segnalate o non riconosciute. Il tragico traguardo è stato raggiunto poiché i nuovi casi negli Stati Uniti si aggirano intorno ai 54mila ogni giorno. Anche se è sceso da un picco di oltre 70mila nella seconda metà di luglio, il numero dei contagi è in aumento in quasi 20 stati e le morti stanno aumentando nella maggior parte di essi. Molti statunitensi, tuttavia, hanno resistito a indossare le mascherine e al distanziamento sociale.

Brasile – Nell’ultimo rapporto delle autorità sanitarie si indica che nelle ultime 24 ore sono stati confermati 49.970 casi di Covid-19, portando il totale generale degli infettati a 3.012.412. Sempre ieri, inoltre, le persone decedute sono state 905 e questo ha portato il numero complessivo a quota 100.477. In questo modo il Brasile si conferma secondo Paese al mondo per numero di contagi, dietro agli Stati Uniti, con quasi cinque milioni di casi e oltre 162.000 morti.

Il presidente Bolsonaro ha sempre minimizzato la portata della pandemia, liquidando il Covid alla pari di “un’influenza”. Anche lui però è stato contagiato e rimasto in isolamento tre settimane fino a che non si è negativizzato. Una volta guarito, ha scherzato dichiarando di avere la “muffa nei polmoni” dopo avere passato tanti giorni a casa in quarantena. Dal punto di vista politico, l’emergenza Covid ha anche innescato una serie di cambi ai vertici della Sanità nazionale: Bolsonaro ha eliminato due ministri – Luiz Henrique Mandetta e Nelson Teich, entrambi medici – per le loro perplessità sull’uso della clorochina, antimalarico sponsorizzato (e utilizzato) dal presidente in persona nonostante la ricerca abbia finora dimostrato che è inefficace nel trattamento di Sars-Cov-2. Alla guida della Sanità è stato scelto il generale Eduardo Pazuello, militare senza alcuna competenza medico-scientifico. Una gestione scellerata della crisi sanitaria che ha spinto medici e personale sanitario a denunciare Bolsonaro alla Corte penale internazionale con l’accusa di “genocidio”. La crisi sanitaria intanto continua a montare, specie nelle aree più povere e nelle zone in cui vivono gli indigeni, particolarmente vulnerabili alla presenza di patogeni esterni.

Russia – Nelle ultime 24 ore si sono registrati 5.189 nuovi casi e 77 decessi. Il totale dei contagi nel Paese dall’inizio dell’epidemia sale così a 887.536, il quarto al mondo in termini assoluti. I decessi accertati, in tutto, sono ufficialmente 14.931.

Nuova Zelanda – Supera l’obiettivo dei 100 giorni senza nuove trasmissioni a livello locale. Un successo, che però non deve far cantare vittoria prematuramente, hanno osservato: “Abbiamo visto all’estero quanto velocemente il virus possa riemergere e diffondersi in zone in cui era precedentemente sotto controllo”, ha dichiarato Ashley Bloomfield, direttore generale della Sanità. Attualmente ci sono 23 casi attivi di Covid-19 nel paese, tutti individuati al confine e seguiti all’interno di strutture mediche in isolamento. Il primo caso in ingresso nel paese risale al 26 febbraio, l’ultima trasmissione a livello locale al primo maggio.