Sei turisti francesi e due nigerini (guida e autista del gruppo) sono stati uccisi da uomini armati in Niger, in una riserva naturale nella zona di Kourè, a sud della capitale Niamey. Lo ha riferito il governatore di Tillaberi, Tidjani Ibrahim Katiella, all’Agence France Press. Gli aggressori, stando alle prime informazioni, avrebbero agito in sella a una motocicletta. La zona ospita alcuni tra i maggiori gruppi di giraffe dell’Africa occidentale.

“La maggior parte delle vittime è stata uccisa a colpi di arma da fuoco e una donna che è riuscita a scappare è stata catturata e sgozzata. Sul posto è stato trovato un caricatore svuotato delle cartucce”. Lo riferisce una fonte nigerina, spiegando la dinamica dell’attacco del commando. “L’assalto è avvenuto intorno alle 11:30 a 6 chilometri a est della città di Kouré“, che si trova a un’ora di macchina dalla capitale Niamey, ha aggiunto la fonte. “Non conosciamo l’identità degli aggressori ma sono entrati in moto attraverso la boscaglia e hanno aspettato l’arrivo dei turisti. Il veicolo preso in prestito dai francesi appartiene alla Ong Acted“.

Anche se il turismo è tollerato nella regione, la zona è classificata come rossa dal ministero degli Esteri di Parigi che ricorda come “la minaccia terroristica che pesa sul Niger, soprattutto fuori dalla capitale e in prossimità delle frontiere è elevata. Movimenti terroristici presenti nel Sahel, in Nigeria e nella zona lacustre (Boko Haram) potrebbero compiere operazioni in Niger”, si legge. Il ministero fa presente inoltre che azioni vengono compiute intorno alle frontiere del Niger, per esempio sequestri, attentati o attacchi. Eche la minaccia “persiste” nella regione, malgrado la “mobilitazione delle forze di sicurezza e di difesa dei paesi vicini per contrastarli”. La zona di Kouré, dove è avvenuto l’agguato di oggi, è classificata arancione: i viaggi nella zona sono sconsigliati a meno di ragioni imperative”.

Immagine di repertorio

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Bielorussia, la vittoria di Lukashenko finisce nel sangue: un manifestante ucciso, feriti, 3000 arresti. Lui: “Proteste dirette da Londra, Praga e Varsavia”. Opposizione in rivolta: “Brogli”

next