“Sono fondate le eccezioni sollevate dalla Cei e dal Family Day sulla compatibilità delle nuove linee guide del ministro Speranza con la Legge 194. Quando si consente di non terminare in tutti i sensi l’interruzione nella struttura ospedaliera ma nelle mura domestiche molti parlano di rischio per la salute. E poi c’è il tema della banalizzazione dell’aborto stesso – così Maurizio Marrone, assessore in Piemonte alla Semplificazione, che intende chiedere il parere prima di far applicare dalla sanità piemontese le nuove linee guida, annunciate dal Ministro della Salute Roberto Speranza, che regolano l’interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico in day hospital e senza obbligo di ricovero – Se c’è un’incompatibilità non va bene, non può contraddire una fonte legislativa. La prima verifica sarà giuridica, successivamente approfondiremo con il personale sanitario. Silvio Viale? Ammette di avere sempre violato le linee guida precedenti, è una risposta che non ho compreso”.
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