“Maxim ha smesso di rispondere ai messaggi intorno all’una del mattino del 10 agosto. Né la redazione di Meduza né la sua famiglia sono stati in grado di determinare cosa gli sia successo”. Sono queste che ultime informazioni che la testata indipendente russa Meduza (con sede in Lettonia) ha ricevuto dal suo cronista Maxim Solopov, di cui non si hanno più notizie dalla notte scorsa, quando a Minsk è scoppiata la protesta di piazza per il risultato delle presidenziali che hanno riconfermato per il sesto mandato Aleksandr Lukashenko.
Si trovava vicino al teatro Maxim Gorky, dove la polizia “stava bloccando la gente nella zona, sparando gas lacrimogeni e arrestando violentemente i manifestanti“, ha specificato la testata, ricordando l’ultima volta in cui aveva parlato con Solopov. Su quello che è accaduto dopo non c’è alcuna certezza. Ma per un altro media russo, Daily Storm, il cronista è stato picchiato dalle forze di sicurezza bielorusse mentre stava documentando i violenti scontri tra polizia e dimostranti. “Meduza chiede alle autorità bielorusse di localizzare il nostro collega; se le notizie che lo hanno picchiato saranno confermate, chiederemo una giusta punizione per tutti i responsabili”, chiedono ancora dalla testata di Solopov.
Per il Daily Storm, dopo essere stato fermato e picchiato, il cronista è stato presumibilmente arrestato e portato via con un furgone della polizia. L’ambasciata russa a Minsk afferma di non aver ricevuto alcuna informazione ufficiale dalle autorità bielorusse del fatto che dei cittadini russi siano stati arrestati o feriti durante le manifestazioni. Meduza ha contattato ministeri degli Esteri di Russia e Lettonia, dipartimenti di polizia e servizi di ambulanza a Minsk e organizzazioni per i diritti umani, e ha cercato di contattare l’amministrazione presidenziale bielorussa, ma non ha potuto ricostruire che cosa sia successo al giornalista. “Indipendentemente da chi ha vinto le elezioni“, Meduza chiede alle autorità bielorusse di localizzare Solopov, aggiungendo che, se sarà confermato il suo pestaggio, agirà perché i responsabili siano perseguiti. Meduza chiede inoltre il rilascio di tutti i giornalisti arrestati a Minsk durante i disordini.