I vertici della società avrebbero approfittato di informazioni riservate per speculare sul maxi rialzo del titolo. I fondi assegnati dalla Casa Bianca dovrebbero servire per convertire la società alla produzione di farmaci anti Covid. Sec e Congresso indagano
Rischi di finire nel peggiore dei modi quella che era iniziata come una bella storia. Oggi Kodak ha perso in borsa il 30% del suo valore dopo che le autorità Usa hanno deciso di sospendere il finanziamento pubblico da 765 milioni di dollari (693 mln di euro) approvato dalla Casa Bianca solo una decina di giorni fa. Soldi che dovrebbero servire per convertire la produzione dello storico marchio di pellicole fotografiche. La società dovrebbe trasformarsi in un produttore di ingredienti per farmaci anti Covid, nell’ambito di un più ampio sforzo che sta portando avanti l’amministrazione Trump per ridurre la dipendenza degli Usa da forniture farmaceutiche dall’estero.
Il super rialzo a Wall Street – Dopo l’annuncio del finanziamento le azioni Kodak hanno messo a segno uno strepitoso rialzo del 1.500% in una settimana con una capitalizzazione balzata da 92 milioni di dollari (84 milioni di euro) a 1,5 miliardi (1,3 mld di euro) . Le azioni della società languivano infatti da tempo a livelli bassissimi, nel 2012 la società aveva fatto ricorso al “chapter 11” una procedura che consente particolari tutele nei confronti dei creditori quando una società in stato fallimentare cerca di risollevarsi. Come tutti i produttori di pellicole, Kodak ha infatti accusato pesantemente l’esplosione della fotografia digitale. A questo aveva fatto seguito un tentativo, non particolarmente felice, della società di affermarsi nel mondo delle valute digitali dando vita al “Kodak coin” che i fotografi avrebbero dovuto utilizzare per capitalizzare meglio i diritti sui loro scatti. Ora la svolta. Ma qualcuno che già sapeva ne ha irregolarmente approfittato. Tra questi proprio i vertici della società che prima che l’accordo con la Casa Bianca venisse reso noto hanno fatto incetta di azioni.
Sospetti sui comportamenti dei vertici – In particolare l’amministratore delegato Jim Continenza e i membro del consiglio di amministrazione George Karfunkl e Philippe Katz avrebbero guadagnato circa 400 milioni di dollari in soli due giorni avendo acquistato grandi quantità di titoli nelle settimane precedenti all’annuncio. Più in generale prima che venissero rese note le novità si sono registrati scambi vorticosi sul titolo con scambi oltre 25 volte superiori ai valori abituali. Dinamiche troppo smaccate per passare inosservate tanto che la senatrice democratica Elizabeth Warren, ha chiesto alla Sec (l’autorità statunitense che vigila sui mercati) di aprire un’indagine sull’accordo tra Kodak e Casa Bianca e lo stesso ha fatto il Congresso. Oggi la nuova svolta che ha causato il crollo in borsa. L’International Development Finance Corporation, ossia il soggetto governativo che concretamente eroga il finanziamento, si è detta “preoccupata sulle recenti accuse” a Kodak assicurando che “non procederà fino a quando non saranno chiarite”.