Il manager ha anche "approvato una borsa straordinaria, del valore di centinaia di migliaia di dollari, per uno di questi dipendenti nel bel mezzo della loro relazione sessuale", secondo i documenti interni. La catena di fast-food sta cercando di recuperare milioni in risarcimenti e indennità di licenziamento che gli ha versato
Rapporti sessuali con tre dipendenti, foto hot sulla sua posta aziendale e persino una “borsa straordinaria” da centinaia di migliaia di dollari per una delle lavoratrici con le quali intratteneva una relazione. Con queste accuse McDonald’s ha citato in giudizio il suo ex amministratore delegato Stephen Easterbrook, costretto alle dimissioni a novembre, per aver presumibilmente mentito all’azienda in merito ai rapporti (vietati) con il personale. La catena di fast-food ha intenzione di recuperare milioni in risarcimenti e indennità di licenziamento che gli ha versato.
Dopo il divorzio, l’azienda ha condotto un’indagine sul suo comportamento dalla quale sarebbero emerse “prove” che “mostrano che Easterbrook ha avuto rapporti sessuali fisici con tre dipendenti di McDonald’s nell’anno prima del suo licenziamento”, sottolinea McDonald’s nella causa in un tribunale dello stato del Delaware. L’ex ceo ha anche “approvato una borsa straordinaria, del valore di centinaia di migliaia di dollari, per uno di questi dipendenti nel bel mezzo della loro relazione sessuale”, secondo i documenti presentati davanti al giudice.
Le prove includono foto di donne nude o sessualmente esplicite, comprese quelle dei dipendenti di McDonald’s, che Easterbrook ha inviato dalla sua azienda al suo account di posta elettronica personale. L’indagine – secondo la società – ha quindi rilevato che il manager ha mentito alla società e “distrutto informazioni relative a comportamenti personali inappropriati”, stando a un documento in possesso della Securities and Exchange Commission.
Easterbrook era subentrato come amministratore delegato di McDonald’s nel 2015 in uno dei momenti più difficili per l’iconica catena di fast-food in crisi per la concorrenza e il calo delle vendite. “Sono d’accordo, è stato un errore. Giusto farmi da parte”, aveva detto dopo l’allontanamento. Al suo posto il colosso dei panini con hamburger ha scelto Christopher Kempczinski,51 anni, fino a novembre presidente di McDonald’s Usa.