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Scuolabus, cosa prevedono le linee guida del governo. Potranno viaggiare con la capienza massima se il tragitto è inferiore a 15 minuti

L'allegato numero 16 all’ultimo Dpcm firmato dal premier Conte contiene le misure di sicurezza anti-Covid per il trasporto scolastico: tutti gli alunni, ad eccezione di quelli di età inferiore ai sei anni e a coloro che hanno delle disabilità, dovranno sempre indossare obbligatoriamente la mascherina. Vale anche la regola del distanziamento di un metro, ma sono previste alcune deroghe: oltre il tempo del viaggio, anche "nel caso in cui sia possibile l'allineamento verticale degli alunni su posti singoli" e senza faccia a faccia

Gli scuolabus potranno viaggiare con la capienza massima consentita nel caso in cui “la permanenza degli alunni nel mezzo” non sia “superiore ai 15 minuti“. Lo prevedono le “Linee guida per il trasporto scolastico dedicato”, l’allegato numero 16 all’ultimo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte. In vista dell’inizio dell’anno scolastico il governo ha previsto una serie di misure anti-coronavirus specifiche per il trasporto degli studenti. Tutti, ad eccezione di quelli di età inferiore ai sei anni e a coloro che hanno delle disabilità, dovranno indossare obbligatoriamente la mascherina “al momento della salita sul mezzo”. Il protocollo prevede inoltre il rispetto della distanza di un metro, ma sono previste alcune deroghe: la prima riguarda appunto la durata del tragitto, la seconda è invece consentita “nel caso in cui sia possibile l’allineamento verticale degli alunni su posti singoli e sia escluso il posizionamento cosiddetto faccia a faccia“.

Le linee guida per gli scuolabus sono appunto inserite nell’ultimo dpcm del 7 agosto scorso che ha prorogato le misure per il contenimento della pandemia fino al prossimo 7 settembre. Il protocollo prevede innanzitutto ” la responsabilità genitoriale” su alcune misure di prevenzione generali: la misurazione della febbre a casa, il divieto di far salire il figlio sul mezzo se ha la febbre o se è stato a contatto con persone positive al coronavirus nei quattordici giorni precedenti. Per quanto riguarda lo scuolabus, deve essere igienizzato e sanificato ogni giorno, ma deve anche essere assicurata “un’areazione, possibilmente naturale, continua del mezzo”.

Regole specifiche riguardano la salita e la discesa degli alunni dal bus: “La salita degli alunni avverrà evitando alla fermata un distanziamento inferiore al metro e avendo cura che gli alunni salgano sul mezzo in maniera ordinata, facendo salire il secondo passeggero dopo che il primo si sia seduto“. La stessa procedura deve essere prevista per la discesa. Sul mezzo, gli alunni non dovranno sedersi vicino al conducente (che ha l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale) e non dovranno avvicinarsi per chiedergli informazioni. L’obbligo di indossare la mascherina vale per tutto il tragitto e per tutti gli studenti, salvo gli alunni con meno di sei anni e gli studenti “con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo dei dispositivi di protezione delle vie aeree”.

Normalmente è prevista la distribuzione degli alunni su posti separati uno dall’altro: l’utilizzo di “marker segnaposto” garantirà il distanziamento di un metro e la capienza sarà quindi limitata. Sono previste però delle deroghe: la prima riguarda il caso in cui i sedili siano allineati verticalmente e non faccia a faccia. Un’altra eccezione riguarda gli “alunni che vivono nella medesima unità abitativa“. C’è però di più, perché la capienza massima della scuolabus è consentita quando “la permanenza degli alunni nel mezzo nella predetta modalità di riempimento non sia superiore ai 15 minuti“. Le linee guida prevedono anche che”pertanto dovrà essere quotidianamente programmato l’itinerario del percorso casa-scuola-casa, in relazione agli alunni iscritti al servizio di trasporto scolastico dedicato, avendo cura che lo stesso itinerario consenta la massima capacità di riempimento del mezzo per un tempo massimo di 15 minuti”.

Infine, è previsto che per l’organizzazione del servizio il Comune possa, “in presenza di criticità rispetto al numero di mezzi destinati al trasporto scolastico dedicato”, determinare nuove fasce orarie del trasporto, che però devono essere “non oltre le due ore antecedenti l’ingresso usuale a scuola e un’ora successiva all’orario di uscita previsto”.

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