L’uomo, che dopo essersi svegliato è riuscito ad uscire di casa prima che l'intero stabile prendesse fuoco, ha raccontato di aver subito già in precedenza attacchi di questo tipo. I tre si trovano adesso in carcere, mentre i due minori sono in custodia cautelare in comunità
Lo avevano preso di mira, avevano fatto irruzione in casa sua colpendolo con getti d’acqua mentre riposava, prima di appiccare il fuoco nel palazzo. Tre persone sono state arrestate dai Carabinieri di Castrovillari, in provincia di Cosenza, in seguito a una richiesta emessa dal gip del Tribunale locale, su richiesta della Procura, per le persecuzioni nei confronti di un invalido civile sfociate nel rogo appiccato nella sua abitazione. Le accuse a loro carico sono quelle di incendio e violazione di domicilio. Insieme a loro, anche due minorenni per i quali, su disposizione del gip del Tribunale dei Minorenni di Catanzaro, è stata disposta la custodia cautelare in comunità.
Ai provvedimenti si è arrivati dopo un’indagine partita il 2 agosto scorso, dopo l’incendio scoppiato nell’abitazione dell’uomo. Gli investigatori hanno ricostruito la dinamica dell’accaduto, con il branco che si è introdotto nella casa della vittima, portato a termine il raid fuggendo poi velocemente dopo aver generato l’incendio. Prima di dar fuoco all’abitazione, i ragazzi si erano introdotti approfittando della porta d’ingresso non perfettamente chiusa e avevano gettato dell’acqua addosso al disabile che stava dormendo. L’uomo, che dopo essersi svegliato è riuscito ad uscire di casa prima che l’intero stabile prendesse fuoco, ha raccontato di aver subito già in precedenza attacchi di questo tipo e di essere stato bersaglio di alcuni getti d’acqua da parte di ragazzi che, però, in quella specifica occasione non era riuscito a identificare.