Un ex hotel vista lago realizzato per metà abusivamente. Doveva essere abbattuto, invece è in corso di ristrutturazione: i prestigiosi appartamenti in costruzione saranno venduti a quasi 10mila euro al metro quadrato. Siamo a Nago-Torbole, provincia di Trento, cittadina di appena 2.840 abitanti che si trova proprio sulla punta all’estremo nord del Lago di Garda: qui Dante Alighieri scrisse alcuni passi della Divina Commedia, mentre Wolfgang Goethe nel 1786 ne annotò la bellezza sui suoi diari. Meta di tantissimi turisti tedeschi, complici della ricchezza del Paese e della vicina Riva del Garda.
A Nago-Torbole dalla fine degli anni ’60 sorge il compendio di alberghi Pineta-Panorama. L’edificio in questione oggi è di proprietà della società 3V srl, che ha già messo su internet il rendering dei loft e li sta vendendo su progetto. Il problema è che sull’immobile grava un’annosa partita giudiziaria, ancora in corso. Secondo una sentenza del 1996 – la n. 730 della Corte di Appello di Venezia – dei 3.404 metri cubi esistenti soltanto 1.570 sono regolarmente autorizzati (poco meno della metà). La specifica è stata ribadita nel 2018 anche dal Tar di Trento (sentenza n. 125). Il presunto abuso, a leggere le sentenze, sarebbe figlio di un ampliamento avvenuto all’inizio degli anni ’70, quando l’allora proprietario sconfinò nel terreno affianco, il cui intestatario fece i dovuti ricorsi senza mai ottenere, nei fatti, il ripristino della legalità.
Anzi. L’interpretazione degli avvocati del comune di Nago-Torbole è che la sentenza del Tar non ha mai di fatto annullato la concessione edilizia del 1973 con la quale veniva autorizzata la volumetria, pur riconoscendone le problematiche dal punto di vista della regolarità. E per questo, secondo l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianni Morandi – solo omonimo del cantante bolognese – l’organo politico non può inserirsi nella vicenda. Lo hanno fatto i tecnici, invece. Il 20 dicembre 2018, la commissione edilizia comunale (Cec) di Nago Torbole ha rilasciato un nuovo permesso a costruire in favore della ditta 3V srl, sulla base di un nuovo calcolo volumetrico secondo il quale le difformità riscontrate “non erano superiori al 2%”.
La cosa ha fatto arrabbiare i consiglieri comunali di opposizione Johnny Perugini ed Eraldo Tonelli, che accusano l’amministrazione di aver prodotto dei titoli edilizi “inattendibili”, in quanto mancanti del timbro del Comune ma “di quello della sola “commissione comprensoriale Tutela del Paesaggio che all’epoca non verificava la legittimità dei volumi, ma esclusivamente la compatibilità ambientale del progetto”. “Perché non si è dato seguito alle sentenze dei tribunali e non si è provveduto ad emanare ordinanza di demolizione?”, si chiede Angelo Bonelli, esponente di spicco dei Verdi: “È una vicenda sulla quale procura e governo devono fare immediatamente chiarezza”.
Rigetta le accuse il sindaco Morandi che, contattato da ilfattoquotidiano.it, precisa: “È una vicenda amministrativa, non politica – spiega – L’abusivismo lo fa la concessione edilizia, che ricalca lo stato attuale dei siti. Non si può parlare di abusi se la concessione degli anni ’70 non sarà annullata”. Non solo, i ricorrenti pare abbiano firmato un accordo civile con il quale accettano la situazione attuale: “La concessione del 1973 è sbagliata? Forse sì, forse no, il tribunale amministrativo non lo dice. E non si può annullare se neanche il Tar l’ha fatto. È passato troppo tempo”.
L’immobile, come detto, è di proprietà della 3V srl, società di Bussolengo (Verona), che lo ha acquistato dalla società Torbole Real Estate srl, a un prezzo inferiore – annotano i consiglieri comunali – “di oltre il 60% rispetto a quanto versato dalla venditrice nel 2006, nonostante la zona di altissimo pregio”. Sul sito Rivahouse.it è possibile visionare le foto del paesaggio circostante e i rendering dei quadrilocali da 120 metri quadri il cui prezzo sarà determinato da “trattativa riservata”. Dalla 3V srl, contattata da ilfattoquotidiano.it, spiegano che “l’accordo fra privati era già stato stipulato prima del nostro acquisto”. Solo successivamente “è stato effettuato un ricalcolo volumetrico che ha sostanzialmente confermato l’esistente e da cui è derivato il nuovo permesso a costruire”. Il titolare della 3V, Alberto Bortolotti, specifica anche che “il prezzo di acquisto è stato più basso per il crollo del mercato immobiliare, i documenti sono in regola: proseguiremo con un intervento che, comunque, ridurrà le volumetrie”.
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Cronaca
Lago di Garda, “l’ex hotel per metà abusivo”: ma i tecnici del Comune rilasciano i permessi per ristrutturare, al suo posto prestigiosi loft
Una sentenza del 1996 della Corte di Appello di Venezia dice che dei 3.404 metri cubi esistenti dell'edificio soltanto 1.570 sono regolarmente autorizzati. Nel 2018 il Tar di Trento lo ribadisce. L’interpretazione degli avvocati dell'amministrazione di Nago-Torbole è che però non ha di fatto annullato la concessione edilizia del 1973: per la ditta 3V srl arriva il via libera. Lo società spiega: "E' stato effettuato un ricalcolo volumetrico che ha sostanzialmente confermato l’esistente e da cui è derivato il nuovo permesso a costruire”. Bonelli (Verdi): "Perché con le sentenze non si è provveduto alla demolizione?"
Un ex hotel vista lago realizzato per metà abusivamente. Doveva essere abbattuto, invece è in corso di ristrutturazione: i prestigiosi appartamenti in costruzione saranno venduti a quasi 10mila euro al metro quadrato. Siamo a Nago-Torbole, provincia di Trento, cittadina di appena 2.840 abitanti che si trova proprio sulla punta all’estremo nord del Lago di Garda: qui Dante Alighieri scrisse alcuni passi della Divina Commedia, mentre Wolfgang Goethe nel 1786 ne annotò la bellezza sui suoi diari. Meta di tantissimi turisti tedeschi, complici della ricchezza del Paese e della vicina Riva del Garda.
A Nago-Torbole dalla fine degli anni ’60 sorge il compendio di alberghi Pineta-Panorama. L’edificio in questione oggi è di proprietà della società 3V srl, che ha già messo su internet il rendering dei loft e li sta vendendo su progetto. Il problema è che sull’immobile grava un’annosa partita giudiziaria, ancora in corso. Secondo una sentenza del 1996 – la n. 730 della Corte di Appello di Venezia – dei 3.404 metri cubi esistenti soltanto 1.570 sono regolarmente autorizzati (poco meno della metà). La specifica è stata ribadita nel 2018 anche dal Tar di Trento (sentenza n. 125). Il presunto abuso, a leggere le sentenze, sarebbe figlio di un ampliamento avvenuto all’inizio degli anni ’70, quando l’allora proprietario sconfinò nel terreno affianco, il cui intestatario fece i dovuti ricorsi senza mai ottenere, nei fatti, il ripristino della legalità.
Anzi. L’interpretazione degli avvocati del comune di Nago-Torbole è che la sentenza del Tar non ha mai di fatto annullato la concessione edilizia del 1973 con la quale veniva autorizzata la volumetria, pur riconoscendone le problematiche dal punto di vista della regolarità. E per questo, secondo l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianni Morandi – solo omonimo del cantante bolognese – l’organo politico non può inserirsi nella vicenda. Lo hanno fatto i tecnici, invece. Il 20 dicembre 2018, la commissione edilizia comunale (Cec) di Nago Torbole ha rilasciato un nuovo permesso a costruire in favore della ditta 3V srl, sulla base di un nuovo calcolo volumetrico secondo il quale le difformità riscontrate “non erano superiori al 2%”.
La cosa ha fatto arrabbiare i consiglieri comunali di opposizione Johnny Perugini ed Eraldo Tonelli, che accusano l’amministrazione di aver prodotto dei titoli edilizi “inattendibili”, in quanto mancanti del timbro del Comune ma “di quello della sola “commissione comprensoriale Tutela del Paesaggio che all’epoca non verificava la legittimità dei volumi, ma esclusivamente la compatibilità ambientale del progetto”. “Perché non si è dato seguito alle sentenze dei tribunali e non si è provveduto ad emanare ordinanza di demolizione?”, si chiede Angelo Bonelli, esponente di spicco dei Verdi: “È una vicenda sulla quale procura e governo devono fare immediatamente chiarezza”.
Rigetta le accuse il sindaco Morandi che, contattato da ilfattoquotidiano.it, precisa: “È una vicenda amministrativa, non politica – spiega – L’abusivismo lo fa la concessione edilizia, che ricalca lo stato attuale dei siti. Non si può parlare di abusi se la concessione degli anni ’70 non sarà annullata”. Non solo, i ricorrenti pare abbiano firmato un accordo civile con il quale accettano la situazione attuale: “La concessione del 1973 è sbagliata? Forse sì, forse no, il tribunale amministrativo non lo dice. E non si può annullare se neanche il Tar l’ha fatto. È passato troppo tempo”.
L’immobile, come detto, è di proprietà della 3V srl, società di Bussolengo (Verona), che lo ha acquistato dalla società Torbole Real Estate srl, a un prezzo inferiore – annotano i consiglieri comunali – “di oltre il 60% rispetto a quanto versato dalla venditrice nel 2006, nonostante la zona di altissimo pregio”. Sul sito Rivahouse.it è possibile visionare le foto del paesaggio circostante e i rendering dei quadrilocali da 120 metri quadri il cui prezzo sarà determinato da “trattativa riservata”. Dalla 3V srl, contattata da ilfattoquotidiano.it, spiegano che “l’accordo fra privati era già stato stipulato prima del nostro acquisto”. Solo successivamente “è stato effettuato un ricalcolo volumetrico che ha sostanzialmente confermato l’esistente e da cui è derivato il nuovo permesso a costruire”. Il titolare della 3V, Alberto Bortolotti, specifica anche che “il prezzo di acquisto è stato più basso per il crollo del mercato immobiliare, i documenti sono in regola: proseguiremo con un intervento che, comunque, ridurrà le volumetrie”.
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Roma, 7 mar (Adnkronos) - La riforma dei criteri di acceso alla facoltà di medicina, la commemorazione di Fulco Pratesi e la mozione di sfiducia al ministro della Giustizia Carlo Nordio sono alcuni dei temi al centro dei lavori parlamentari della prossima settimana.
Alla Camera si riprende lunedì 10 marzo, alle 13, con la discussione generale sul Ddl Giubileo, già approvato dal Senato; l'esame delle mozioni sull'uso delle Pfas e sulla reintroduzione del 'bonus Renzi' e quella sulla Convenzione sugli ausili marittimi (approvata dal Senato). Da martedì all'Odg dell'aula c'è, nel pomeriggio, l'esame della delega al governo sulla revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, odontoiatria e veterinaria già approvata dal Senato. Mercoledì, dalle 9,30, la Camera deve esaminare la relazione della Giunta delle elezioni sull’elezione contestata della deputata Anna Laura Orrico (M5s) in Calabria. Poi, alle 16,15, è in programma la commemorazione di Fulco Pratesi.
Tra gli altri argomenti in calendario nella settimana ci sono anche le mozioni sul caro energia; la Pdl sulle intercettazioni già approvata in Senato previo esame e voto delle pregiudiziali di costituzionalità e di merito e la sfiducia al ministro della Giustizia Carlo Nordio presentata dalle opposizioni. Al Senato si riprende martedì alle 17 con il Ddl sulle spoglie delle vittime di omicidio e, a seguire, con il Ddl sulla responsabilità dei componenti del collegio sindacale, già approvato dalla Camera, e il Ddl sulle prestazioni sanitarie. Confermati i tradizionali appuntamenti, sia alla Camera che al Senato, con il Question time e gli atti di sindacato ispettivo.
Roma, 7 mar. (Adnkronos Salute) - "Nders Odv nasce con l'intento di dare un luogo sicuro a persone che hanno avuto esperienze di pre-morte, dove potersi raccontare e confrontare con chi ha avuto lo stesso tipo di esperienza in un ambiente sicuro e non giudicante. La maggiore criticità è che chi l'ha vissuta ha problemi, viene rifiutato dalla società. Non se ne può parlare. La morte è un tabù e l'esperienza di pre-morte è un tabù del tabù". Lo ha detto Davide De Alexandris, fondatore e presidente Nders Odv, in occasione del convegno 'Le esperienze di pre-morte (Nde). Fenomenologia e cambiamenti', che si è tenuto oggi a Roma presso il Centro Studi Americani.
"Sicuramente questo tabù è meno forte rispetto anni fa - prosegue De Alexandris - però il problema esiste. Nelle librerie, ad esempio, testi sulle esperienze di pre-morte sono al fianco a pubblicazioni su alieni e scie chimiche. Noi vorremmo che le esperienze di pre-morte fossero studiate e ci fosse un approccio scientifico orientato alla cura della persona".
Roma, 7 mar. (Adnkronos Salute) - "Oggi cerchiamo di trovare risposte scientifiche alle esperienze di pre-morte grazie a un gruppo multidisciplinare con fisici, medici e tutti quelli che possono dare una credibilità a questi fenomeni. Negli ultimi 10 anni 40mila persone hanno dichiarato di aver vissuto esperienze di pre-morte e la scienza deve fare la sua parte per dare concretezza a questi fenomeni, capirli e conoscerli. E' un obiettivo arduo, ma ci riusciremo". Lo ha detto Francesco Sepioni, medico di emergenza-urgenza della Asl Umbria 1 e autore del libro 'Al Confine con l'Aldilà', che ha moderato il convegno 'Le esperienze di pre-morte (Nde). Fenomenologia e cambiamenti'.
L'incontro, che si è tenuto a Roma presso il Centro Studi Americani, ha voluto affrontare un tema complesso e affascinante come quello delle esperienze di pre-morte (Near-death experiences, Nde), delle esperienze extracorporee (Out-of-Body experiences, Obe), non tralasciando la fenomenologia e i cambiamenti del soggetto successivamente all'esperienza in oggetto. Fenomeni che, pur essendo stati documentati in varie culture ed epoche storiche, continuano a suscitare grande interesse sia nel mondo scientifico che in quello religioso.
"Ci sono 3 casi documentati e comprovati a livello scientifico - spiega Sepioni - Uno, risalente al 2011, ha avuto come protagonista una persona intubata, priva di attività cardiaca e respiratoria, che incredibilmente ha visto e sentito la propria rianimazione. La persona, dopo essersi ripresa, ha raccontato le parole dei medici che lo rianimavano e ha perfino indicato dove era stata messa la protesi dentaria che un'infermiera aveva rimosso dalla sua bocca".
Roma, 7 mar (Adnkronos) - "È da leggere l"ordinanza n. 5992 depositata ieri dalle Sezioni Unite della Cassazione Civile. La restrizione della libertà personale avvenuta per giorni nell'agosto 2018 ai danni di 190 migranti che si trovavano a bordo della Nave Diciotti della Guardia Costiera italiana, per quanto possa non portare a una condanna penale, senz'altro rappresenta un illecito civile, avvenuto per colpa principalmente dell'allora ministro degli interni e vicepremier Matteo Salvini, urlatore ai quattro venti dello slogan dei "porti chiusi", portato avanti a spese dei diritti umani". Lo dice il senatore del Pd Dario Parrini.
"È per colpa delle scelte arbitrarie e disumane di Salvini che lo Stato deve pagare dei risarcimenti alle persone che hanno subito un danno. Eviti quindi Salvini, per il bene suo e nostro, di fare commenti-boomerang. E non sfugga alle sue responsabilità -prosegue Parrini-. E la Presidente del Consiglio impari a non calpestare una regola basilare della democrazia costituzionale: quella secondo la quale il potere esecutivo deve rispettare le sentenze del potere giudiziario, non attaccarle. Se non lo fa, commette un'indecenza".
Roma, 7 mar. (Adnkronos) - A1 Charge, leader nella progettazione, produzione, installazione e assistenza per le infrastrutture di ricarica elettrica, presenta a Key Energy Expo 2025 una gamma di soluzioni all’avanguardia per la mobilità sostenibile, dalle Wallbox AC fino alle potenti stazioni di ricarica ultra-fast da 400 kW. Tra le novità in esposizione: Wallbox AC 1/3ph, perfette per installazioni domestiche e commerciali; Tower Ac Dc dual 20/30/60 kW, una soluzione flessibile per diverse necessità di ricarica; PoleBox, il rivoluzionario dispositivo di EVywhere, startup di Corporate Hangar del Gruppo Prysmian, che trasforma l’illuminazione pubblica esistente in un’infrastruttura di ricarica intelligente; stazioni di ricarica ultra-fast da 90 kW fino a 400 kW, disponibili sia in versione all-in-one che con dispenser, con accumuli da rinnovabili o dalla rete, con il supporto di StarCharge leader mondiale nel settore degli accumuli.
A1 Charge non si limita alla fornitura di soluzioni di ricarica, ma supporta i clienti con programmi di formazione e teaching per installatori e utenti finali. I sistemi sono connessi via Ocpp e Bus proprietari, permettendo il controllo da remoto e sfruttando le potenzialità dell’IoT per una gestione intelligente ed efficiente. L’impegno di A1 Charge per la sostenibilità si concretizza nell’offerta di servizi di remanufacturing, garantendo riparabilità, rigenero e riutilizzo delle apparecchiature, in linea con i target europei accedendo al futuro passaporto digitale dei prodotti.
A1 Charge è orgogliosa di avere tra i partner della propria Technology Valley un’eccellenza italiana come Barilla Group, con cui condivide valori di qualità, innovazione e sostenibilità. Tutto ciò si sposa con i concetti di Cer Comunità energetica atti a creare e generare opportunità.
Roma, 7 mar (Adnkronos) - "A chi continua a chiedermi come posso esser certo che l’articolo 25 sia stato scritto su misura per Musk la risposta è semplice. Perché lo ha ammesso lui stesso, condividendo questo tweet. Avanti a testa alta per difendere interesse nazionale e dignità del Parlamento. Ddlspazio". Lo scrive sui social il deputato del Pd Andrea Casu rilanciando un tweet di Elon Musk.
Roma, 7 mar. (Adnkronos) - "Triste se il Governo discute come al ‘bar’ della giurisdizione e usa quei toni per attaccare i giudici e la divisione dei poteri. Capiamo le ragioni che hanno spinto la rima presidente Margherita Cassano a difendere la dignità di un potere dello Stato. Meloni e soci abbassino i toni”. Lo afferma la capogruppo di Avs alla Camera Luana Zanella.