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Lucia Azzolina, la nuova gaffe della ministra dell’Istruzione: “Un’infrazione ad opera di ladri”

In trend topic è finito l’hahstag   #AzzolinaBocciata a causa di un messaggio della ministra su una brutta vicenda avvenuta all’IC Virgilio - Salandra di Troia (FG)

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha i fari puntati addosso da mesi per la riorganizzazione del settore scuola e università, nell’ottica di un rientro a settembre in sicurezza, dopo il periodo di lockdown. Inevitabile che anche i social della ministra siano presi d’assalto e monitorati per seguire le evoluzioni del Governo e del ministero su un tema così delicato e complesso. Un errore però non è passato inosservato, tanto che in trend topic è balzato subito l’hashtag #AzzolinaBocciata.

“L’IC Virgilio – Salandra di Troia (FG) ha subito un’infrazione ad opera di ladri che hanno fatto dei danni, per fortuna piccoli ma pur sempre meritevoli di condanna. – ha scritto la ministra su Twitter – Ho sentito la DS Maria Michela Ciampi, al lavoro per la ripartenza, per rinnovarle la vicinanza del Ministero”. Nonostante la buona intenzione nel riferire infatti, nell’occhio del ciclone mediatico è finita la parola “infrazione”, quando in realtà la parola giusta sarebbe stata “effrazione”. Come anche la Treccani specifica: si intende in questo caso “rottura, scasso”. La parola infrazione si usa, invece, in caso di “trasgressione, violazione di un ordine, di un obbligo”. Mentre in medicina indica “frattura parziale di un osso”.

Il ministero è stato messo “sotto accusa” anche nel 2017 nel periodo della maturità a giugno, quando è circolato lo screenshot della pagina del sito del Miur con l’errore “traccie” invece di “tracce”. Il Ministero – allora sotto la guida di Valeria Fedeli – si scusò subito con un lungo post. La serie delle gaffe politiche è culminata proprio recentemente con Manlio Di Stefano, sottosegretario agli Affari esteri, che ha confuso Libano con Libia, per esprimere il cordoglio alla città di Beirut, devastata dal tremendo scoppio causato da un deposito ingente di nitrato d’ammonio nella zona del porto.