Da una parte Domenico Arcuri, l’uomo che il premier Conte ha messo alla guida della lotta cojntro il virus con il ruolo di commissario delegato. Dall’altra Myrta Merlino, la giornalista che ha raccontato ogni giorno, senza soste, l’emergenza Covid-19 ai telespettatori di La7. Da cosa sono uniti? Da una figlia, Caterina, 19 anni. Infatti in passato i due, la giornalista e il dirigente d’azienda, sono stati protagonisti di una lunga relazione, terminata qualche anno fa.
Durante il lockdown le strade di Domenico e Myrta, con i rispettivi ruoli di responsabilità, si sono ricongiunte a distanza: “In effetti non è stato semplice”, racconta ora, per la prima volta, la giornalista a Il Giornale. Anche se Arcuri non si è mai fatto intervistare da “L’Aria che Tira”, inevitabilmente la sua ex moglie si è trovata nell’incauto ruolo di dover far commentare le sue parole. “Caterina mi diceva: vedo su un canale te che parli di caos negli ospedali e su un altro papà che si difende dai giornalisti. Ho cercato di fare al meglio il mio lavoro non nascondendo nulla e tenendo conto della sensibilità dei miei ragazzi e della posizione di responsabilità di Domenico”.
E mentre studia una nuova domenica pomeriggio da proporre ai telespettatori di La7 (“Sarà una domenica nuova, coerente con il racconto dell’attualità che è lo spirito de La7”), lontano dalle telecamere il suo cuore batte per un’altra persona, che risponde al nome di Marco Tardelli. Sì, proprio il simbolo dei Mondiali dell’82. Stanno insieme da quattro anni e, forse grazie ai 14 anni di differenza, con lui può vivere una relazione matura: “Lui mi ha permesso di abbassare le difese, di lasciarmi andare. Ho passato gran parte della mia vita a correre, studiare, lavorare, costruirmi una carriera, fare la moglie e la madre. Ho avuto due gemelli (Pietro e Giulio, 23 anni) quando ero molto giovane. Con lui mi sono fermata, tranquillizzata e mi sono ripresa quello che non ho potuto avere a vent’anni”.