I campionati del mondo di ciclismo su strada previsti in Svizzera, a Aigle-Martingny, dal 20 al 27 settembre sono stati cancellati. Lo ha annunciato il Comitato organizzatore dell’evento iridato a causa della decisione del governo svizzero di non consentire, fino alla fine di settembre, eventi che possano raccogliere un pubblico di più di 1000 persone per arginare la pandemia di coronavirus.

La decisione del Consiglio federale elvetico ha di fatto reso impossibile per il comitato organizzatore organizzare la kermesse nei cantoni di Vaud e Vallese. Inoltre in Svizzera è imposto l’obbligo di quarantena per chi arriva dall’estero e nel caso dei Mondiali erano attesi oltre 1200 persone provenienti da 90 Paesi.

“Con undici gare in otto giorni, gli obblighi di distanziamento sociale, di controllo dei flussi di pubblico e altre restrizioni significative rappresentano un ostacolo insormontabile”, si legge nel comunicato. “Siamo tristi e delusi. Per quasi due anni ci siamo impegnati a fondo per organizzare un evento di successo su un percorso straordinario”, hanno detto Grégory Devaud e Alexandre Debons, i copresidenti del comitato organizzatore.

L’organizzazione dei Mondiali 2020 ha avuto fin dall’inizio un cammino accidentato: Martigny era stata designata in ritardo, nel settembre 2018, dopo il doppio ritiro di due città candidate, una delle quali era Vicenza in Italia. L’Uci, attraverso il suo presidente David Lappartient, aveva quindi proposto direttamente al Comitato organizzatore vallesano, che si preparava per una data successiva, di assumersi l’organizzazione del 2020.

La pandemia di Covid-19 e le sue conseguenze alla fine hanno avuto la meglio, costringendo gli organizzatori alla resa. Ora si attende la presa di posizione dell’Uci, che a fine luglio però aveva detto di non avere un piano B in caso di problemi in Svizzera. Attualmente le uniche edizioni sicuramente in calendario sono i Mondiali 2022 a Wollongong, Australia, del 2023 a Glasgow (Scozia) e del 2024 di nuovo in Svizzera, a Zurigo.

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