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Il Garante della privacy apre istruttoria su come l’Inps ha gestito i dati dei beneficiari del bonus 600 euro

L'authority ha chiesto all'istituto quale sia la base giuridica del trattamento effettuato, con specifico riguardo all’operazione di "raffronto" dei dati personali dei richiedenti con quelli riferiti alla carica di parlamentare e amministratore locale e alle eventuali comunicazioni a terzi
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I nomi dei politici che hanno chiesto e ottenuto il bonus di 600 euro possono essere resi pubblici, come chiarito martedì dalla stessa authority che vigila sulla privacy. Altra cosa, però, è la diffusione di notizie non circostanziate seguita dal balletto su quali siano i partiti di appartenenza dei deputati coinvolti. Per questo il Garante per la protezione dei dati personali questa mattina ha inviato una richiesta di informazioni all’Inps e ha aperto una istruttoria sulla metodologia seguita dall’Istituto rispetto al trattamento dei dati dei beneficiari e alle notizie diffuse al riguardo.

Il Garante chiede all’Inps di conoscere, in particolare, quale sia la base giuridica del trattamento effettuato sui dati personali dei soggetti interessati, l’origine e tipi di dati personali trattati, riferiti alla carica di parlamentare e amministratore locale e regionale, le modalità con cui è stato effettuato il trattamento, con specifico riguardo all’operazione di “raffronto” dei dati personali dei soggetti richiedenti o beneficiari del bonus, con quelli riferiti alla carica di parlamentare e amministratore locale e regionale. Infine l’ambito del trattamento ed eventuali comunicazioni a terzi di tali dati.

I nomi dei politici che hanno chiesto e ottenuto il bonus di 600 euro possono essere resi pubblici, come chiarito martedì dalla stessa authority che vigila sulla privacy. Altra cosa, però, è la diffusione di notizie non circostanziate seguita dal balletto su quali siano i partiti di appartenenza dei deputati coinvolti. Per questo il Garante […]

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