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Twitter lascia decidere agli utenti chi può rispondere ai tweet: ecco come funziona

Lo scopo, spiega l'azienda, è limitare i messaggi d'odio e gli episodi di bullismo. Anche chi non può rispondere, comunque, potrà leggere i tweet, retwittarli o lasciare il famoso 'cuoricino' di apprezzamento, il like

di F. Q.

Era la caratteristica principale del social creato da Jack Dorsey: tutti potevano rispondere, commentare o ricondividere i tweet di tutti. Fino ad oggi. Twitter infatti ha lanciato una nuova funzione che consente agli utenti di limitare la ricezione di messaggi, decidendo chi può rispondere ai loro tweet. Lo scopo è arginare i messaggi sgraditi e tutelarsi in anticipo contro molestie, bullismo e linguaggio d’odio.

La novità, testata a partire da maggio, è disponibile ora per tutti gli utenti della piattaforma. Prima di pubblicare un tweet, si potrà scegliere fra tre opzioni: lasciare aperta a tutti la possibilità di rispondere, far rispondere solo le persone che l’utente segue, oppure solo quelle che sono state menzionate nel messaggio. I tweet pubblicati con le ultime due opzioni verranno contrassegnati con un’etichetta e l’icona di risposta sarà disattivata per le persone che non possono rispondere. Anche loro, comunque, potranno leggere questi tweet, retwittarli o lasciare il famoso ‘cuoricino’ di apprezzamento, il like.

“È emerso – spiega la piattaforma – che queste funzioni hanno aiutato alcune persone a sentirsi più sicure e ad avviare conversazioni più significative, consentendo comunque ad altri di leggere diversi punti di vista. Questa novità – aggiunge – potrebbe creare conversazioni più reali su Twitter”. Ad esempio, i thread “pubblicati utilizzando queste nuove funzioni relativi a tematiche come il movimento Black Lives Matter o la pandemia da Covid-19 sono in media più lunghi rispetto a quelli pubblicati senza queste impostazioni”.

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