Un'inchiesta del settimanale Espresso documenta come una consistente somma di denaro sia finita nei conti aperti da una serie di società riferibili ai commercialisti vicini al Carroccio e aperti presso la piccola filiale dell'Ubi di Seriate, in provincia di Bergamo. Nella vicenda sono citati gli stessi personaggi indagati dalla procura di Milano per la presunta "vendita gonfiata" per 800 mila euro alla Lombardia Film Commission di un capannone nel milanese
Circa due milioni di euro sono passati dai “fondi dalla Lega Nord e da soggetti collegati a tale partito” a una “una filiale della Bergamasca” della banca Ubi, l’ex Popolare di Bergamo, diretta da “un amico di vecchia data” di Alberto Di Rubba, ex revisore legale del gruppo del Carroccio al Senato. Lo racconta un’inchiesta del settimanale Espresso, che documenta come una consistente somma di denaro sia finita – attraverso una serie di rivoli – a personaggi legati al partito di Matteo Salvini. Un complesso risiko di “bonifici, decine e decine di operazioni nell’arco degli ultimi sei anni” su “conti correnti intestati a società riconducibili ad Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, i commercialisti di fiducia” del Carroccio. Al centro c’è la piccola filiale dell’Ubi di Seriate, in provincia di Bergamo. L’inchiesta dell’Espresso conferma il complesso risiko di professionisti e società attivi nella provincia orobica e legati a vario titolo a personaggi vicini al Carroccio, scoperto nel 2019 dal Fatto Quotidiano.
Di Rubba e Manzoni, assieme all’altro commercialista Michele Scillieri, sono indagati nell’inchiesta della Procura di Milano sulla presunta “vendita gonfiata” per 800 mila euro alla Lombardia Film Commission di un capannone nel milanese. Un immobile acquistato un anno prima alla metà di quel prezzo pagato dall società partecipata dalla Regione Lombardia, all’epoca guidata da Di Rubba. E proprio nell’ambito di quest’indagine il 23 luglio scorso il procuratore aggiunto Eugenio Fusco e il pm Stefano Civardi hanno sentito come teste il direttore della filiale di Seriate, dove sarebbero stati “parcheggiati” anche i fondi di quella vendita, poi dispersi in più rivoli.
Il direttore della filiale si chiama Marco Ghilardi, come scrive l’Espresso, è “amico di vecchia data” di Di Rubba, ex presidente della Lombardia film commission. E quella filiale, secondo il settimanale, è “diventata una sorta di porta girevole per i soldi della Lega“. Dalle “carte ufficiali – scrive ancora l’Espresso – si scopre che a gennaio del 2016 la fondazione a controllo regionale ha aperto un conto, il 6224, proprio all’Ubi di Seriate. Una scelta che a prima vista appare inspiegabile”. Perché inspiegabile? “Perché mai l’ente guidato dal commercialista della Lega decise di rivolgersi proprio a quell’agenzia distante una sessantina di chilometri dalla propria sede di Milano, la capitale finanziaria del Paese?”, annota il giornalista Vittorio Malagutti. Che poi ricostruisce i mille bonifici su cui hanno viaggiato quei milioni.
“Studio Dea Consulting, Cld srl, Nsa srl, Sdc srl: ecco i nomi – si legge ancora nell’articolo – delle società, tutte con il conto all’Ubi di Seriate, che hanno ricevuto i pagamenti con il marchio del Carroccio”. Sono le stesse società in cui si è imbattuto Il Fatto quando ha ricostruito la rete segreta dei professionisti vicini al Carroccio. “Queste sigle – continua Malagutti – nei mesi scorsi sono finite nei rapporti dell’Uif, l’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia. Gli analisti hanno ricostruito la girandola di bonifici bancari che collegano le casse della Lega con i più svariati destinatari”. Proprio l’Uif annota come quelle operazioni sembrino “finalizzate alla ricezione di consistenti fondi dalla Lega Nord e da soggetti collegati a tale partito sotto forma di pagamenti di prestazioni professionali”, di cui però, si legge nelle carte dell’indagine, appare “dubbia l’effettività”. In altre parole, c’è il fondato sospetto che quei bonifici siano in realtà serviti ad arricchire pochi fortunati attingendo alle case del partito.
Il 10 dicembre 2017, cioè 5 giorni dopo aver incassato il prezzo della vendita del palazzo di Cormano alla Lombardia Film commission, l’Immobiliare Andromeda – società che aveva venduto l’immobile e che aveva come unico azionista la società Futuro Partecipazioni, amministrata da Michele Scillieri – versa 178.500 euro sul conto corrente 6460 dell’Ubi di Seriate intestato alla Sdc srl, una società costituita nel 2016 con capitali provenienti dallo studio Dea Consulting di Di Rubba e Manzoni. “I quali, come rivela l’esame della documentazione bancaria, tra il 2016 e il 2018 hanno ricevuto in totale quasi 370 mila euro (198 mila per Di Rubba, 171 mila per Manzoni) provenienti da quello stesso conto alimentato anche da versamenti di Radio Padania , che fa capo al partito di Salvini. Altri 62 mila euro sono invece andati dalla Sdc al tesoriere della Lega, il deputato Giulio Centemero, da sempre in ottimi rapporti, anche d’affari, con i due commercialisti”, ricorda sempre il settimanale.