Mentre nel Paese il virus si diffonde al ritmo di oltre duemila casi al giorno, tra i campi del comune di Hures-la-Parade era in corso una festa durata giorni e finita solo con l'arrivo della prefettura che ha sequestrato gruppi elettrogeni e impianti acustici
Nonostante in Francia è tornato l’allarme per l’aumento dei contagi – con oltre 2000 casi giornalieri – avevano deciso di organizzare un mega rave-party con almeno 10 mila persone nel sud del Paese. A quattro giorni dalla denuncia, è ora in corso l’evacuazione di 2500 persone che dallo scorso fine settimana hanno occupato con furgoni e camper una zona del parco naturale delle Cevenne. “Stiamo accelerando le partenze ma non possiamo procedere allo sgombero forzato dal sito – si legge in un comunicato della prefettura della regione Lozere – per via della presenza di bambini anche piccoli e delle condizioni sanitarie precarie in loco, per il consumo di alcool e sostanze stupefacenti“.
I raver erano radunati lo scorso fine settimana tra i campi del comune di Hures-la-Parade, altopiano nel cuore del parco, nel dipartimento della Lozere: il meno popoloso di Francia, finora anche quello meno colpito dall’inizio della pandemia. Tredici agricoltori del Coordinamento rurale della Lozere però hanno deciso di intraprendere un’azione di protesta bloccando diverse strade per fare pressione sulle autorità, chiedendo “l’evacuazione forzata” di tutti i presenti. Un gesto criticato dalla stessa prefettura, che ha sottolineato come il blocco delle strade avesse ulteriormente ritardato le partenze dal sito, rallentando il traffico e costretto la polizia ad intervenire per disperdere i manifestanti invece di concentrarsi sull’evacuazione in sicurezza.
Effettuati i controlli e sequestrati un paio di gruppi elettrogeni e impianti acustici, ieri si sono concluse le operazioni di evacuazione dal luogo del festival, con la richiesta da parte delle autorità di effettuare nuovamente i test per la positività al Covid una volta rientrati nelle proprie abitazioni.