Undici giorni di ricerche, ma di Gioele non c’è ancora traccia. E spunta una nuova ipotesi, una pista investigativa anticipata da Ilfattoquotidiano.it il 12 agosto: il piccolo potrebbe essere svenuto o deceduto nell’incidente e Viviana Parisi, in preda al rimorso, lo avrebbe seppellito prima di suicidarsi. Mentre anche i carabinieri del reparto Cacciatori di Sicilia sono impegnati attorno al luogo del ritrovamento del cadavere di Viviana Parisi, due squadre dei vigili del fuoco sono state impegnate nell’ispezione di un pozzo che si trova a meno di un chilometro dal traliccio vicino al quale è stato individuato il corpo della 43enne.
Sul posto sono arrivati anche altri tre cani molecolari, di cui due provenienti dalla Squadra Cinofili della Polizia di Stato di Milano Malpensa, coadiuvati dai Cacciatori di Sicilia, solitamente impegnati nelle ricerche dei latitanti. Nel tardo pomeriggio di venerdì, poi, si è registrato un nuovo sopralluogo del procuratore capo di Patti Angelo Vittorio Cavallo nella zona di Torre del Lauro, a Marina di Caronia, vicino al luogo del ritrovamento, insieme ai vigili del fuoco e la polizia scientifica. Non si conoscono i particolari ma le ricerche si sono concentrate tra un terreno e un casolare.
L’avvocato Pietro Venuti ha spiegato che il gruppo dei Cacciatori “perlustrerà tutta la zona per cercare il bambino e lo farà nelle zone più impervie”. L’area di ricerca si è infatti ristretta, con un raggio che si allunga man mano che ogni centimetro quadrato del territorio viene ispezionato, dopo che il procuratore, che coordina le indagini, ha confermato che Gioele era accanto alla mamma al momento dell’incidente con il furgone, come aveva anticipato Ilfattoquotidiano.it negli scorsi giorni avanzando l’ipotesi investigativa – ancora da riscontrare – che il bambino possa essere svenuto nell’impatto e la madre lo abbia creduto morto. Per vagliare la pista, sono in corso accertamenti specifici sull’autovettura della donna.
Mentre i medici legali e l’entomologo Vanin proseguono gli approfondimenti sul corpo di Viviana, al team degli inquirenti si è unito anche un geologo forense, specializzato nella ricerca di corpi sottoterra. La procura è tornata anche a sollecitare una famiglia di quattro persone che potrebbe conoscere elementi determinanti per capire cos’è successo la mattina del 3 agosto a Viviana Parisi e al figlio Gioele. Di loro infatti si è persa traccia, ma due testimoni hanno confermato che i quattro si sono fermati, hanno visto la donna scavalcare il guard rail col bambino e l’hanno seguita: il padre e il ragazzo. Poi sono ripartiti assieme agli altri testimoni. E da allora non si sono più fatti vivi.