Divampano le proteste dei palestinesi in seguito all’accordo raggiunto tra Israele e gli Emirati Arabi Uniti, guidati dalla mediazione degli Stati Uniti. A Gerusalemme e a Nablus la popolazione è scesa in piazza per manifestare la propria rabbia. L’accordo normalizzerà ufficialmente i rapporti tra i due Paesi che collaboreranno trasversalmente sul piano commerciale, turistico e tecnologico. L’accordo non cambia il progetto di Netanyahu di annettere le aree della Cisgiordania e questo ha fatto scattare il disappunto dei manifestanti, che hanno bruciato le sagome di Trump, Netanyahu e di Mohammed bin Zayed.
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