A dare la notizia è stato il Centro di controllo della difesa nazionale del ministero della Difesa di Mosca che ha inviato il mezzo in ricognizione dopo aver fatto scattare l'allarme
“Nessun aereo della Marina Militare italiana attualmente opera nel Mar Nero“. Lo ha precisato lo Stato Maggiore della Difesa italiana nella serata di domenica, dopo che i media russi avevano riferito che un aereo della Marina militare italiana che viaggiava sopra il Mar Nero, vicino al confine russo, aveva fatto scattare l’allarme a Mosca, tanto che la Difesa del Cremlino aveva inviato un caccia Su-27M per identificarlo.
A dare la notizia era stato il Centro di controllo della difesa nazionale del ministero della Difesa di Mosca: “Per identificare l’obiettivo, un caccia Su-27M delle forze di difesa aeree del Distretto militare meridionale è decollato e si è avvicinato ad una distanza di sicurezza, identificandolo come un aereo di pattugliamento Atlantic della Marina militare italiana”. Nella nota poi diffusa dal governo della Federazione, si legge che “il volo dell’Su-27M è avvenuto interamente secondo le regole internazionali per l’uso dello spazio aereo”. E avvertiva che “violazioni del confine della Federazione russa da parte dell’aereo italiano non sono permesse“.
La difesa italiana, però, sottolinea come la tipologia di velivolo, P-1150 Atlantic, riportato dai media che hanno veicolato la nota russa, non è in dotazione alle Forze Armate italiane da diversi anni.