La notizia era circolata negli ultimi giorni ed era – a suo modo – curiosa: Matteo Renzi e Ciriaco De Mita erano pronti a presentare un’unica lista per sostenere Vincenzo De Luca alle Regionali in Campania. Ma come? L’ex rottamatore non definì l’ex segretario della Dc come uno che pensava “solo alla poltrona”? E il sindaco di Nusco non aveva definito Renzi come “un uomo con opinioni di una stupidità insopportabile“? D’altra parte i due avevano duellato in diretta televisiva ai tempi della campagna elettorale per il referendum costituzionale, poi persa dall’allora presidente del consiglio.
Ora però sembrava esserci un riavvicinamento, dovuto ovviamente al combinato disposto dei sondaggi di Italia viva e della mancanza di candidati di De Mita per la sua lista Prospettiva popolare. Riavvicinamento smentito dall’ormai novantenne politico in un’intervista al Corriere della Sera. “La cosa è falsa. Renzi ha interrotto i rapporti con me da un secolo. Quello che penso io di lui, e anche quello che pensa lui di me, è noto a tutti”, dice il sindaco di Nusco. Che all’ex rottamatore non le manda a dire: “Penso che per fare il dirigente di un partito come quello di Renzi non serva granché di pensiero. Non sono il suo interlocutore giusto come lui non è il mio”.
Ma allora come è nata la notizia di una lista di Renzi e De Mita per le regionali in Campania? “Qualche giorno fa – spiega l’ex leader della Dc – è venuto a trovarmi un parlamentare che conosco, Rosato, e mi ha detto testualmente ‘io da oggi faccio riferimento soltanto al pensiero popolare“. Dunque l’accordo tra il ras irpino e i renziani sarebbe stato siglato dal presidente di Italia viva? Anche il dirigente del piccolo partito creato dagli ex Pd smentisce qualsiasi intesa su facebook: “Sono interessato a discutere con de Mita di Sturzo e dell’impegno dei cristiani in politica, non a consegnargli le liste di Italia Viva di Avellino“. Il renziano nega l’esistenza di una accordo elettorale ma conferma l’incontro con l’ex presidente del consiglio: “L’onorevole De Mita mi ha cortesemente invitato a fare una riflessione insieme sul futuro del popolarismo, tema che mi è molto caro. E con un uomo che ha servito il Paese con grandi responsabilità è sempre un piacere dialogare sui massimi sistemi. Da questo poi l’onorevole De Mita ha evidentemente pensato che io potessi essere d’accordo a cambiare il simbolo della lista di Italia Viva perché anche lui e i suoi amici potessero candidarsi in Campania, ma noi siamo un’altra cosa”.