Mascherine obbligatorie dalle 18 alle 06 in tutti i luoghi all’aperto dove non è possibile mantenere la distanza. È ciò che dispone l’ordinanza di ieri, la stessa che a decorrere da oggi ha fermato il ballo nei locali al chiuso e all’aperto. Dunque l’obbligo non è circoscritto solo alle zone della movida o agli assembramenti che si formano davanti al locali ma – recita l’ordinanza- “negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, lungomari) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale”. Dunque anche il formarsi di capannelli occasionali o i gruppi di persone che si affollano ad esempio nei parchi o in piazze o, in questo periodo, sul lungomare sono tenuti ad indossare nell’arco orario indicato la mascherina.
L’uso della protezione dunque viene esteso dall’esterno dei locali affollati fino alle vie o le piazze delle città che dopo le 18 dovessero risultare troppo affollate e non si riuscisse a mantenere l’ormai famoso distanziamento fisico. L’indicazione non sarà soggetta a deroghe: ovvero le Regioni potranno interpretarla in maniera più restrittiva magari introducendo misure più stringenti sulla fascia oraria e i luoghi in cui è previsto l’obbligo ma non potranno prevedere un allentamento della misura. Chiaramente se si sta in un luogo all’aperto dove il distanziamento sociale è possibile l’uso della mascherina resta facoltativo. Per i trasgressori è comunque prevista una sanzione applicabile in tutti i casi in cui vengono infrante le norme anti Covid: la multa ammonta a 400 euro.