Cronaca

Coronavirus, torna da Malta e non aspetta l’esito del tampone ma va al party di Ferragosto: positivo. Caos nelle Marche

A Porto San Giorgio, in provincia di Fermo, un giovane di 23 anni è risultato positivo al test. Lo ha appreso, però, solo dopo aver partecipato a una cena e un evento in spiaggia. L'azienda sanitaria ha diffuso un appello affinché chi abbia partecipato alla cena, senza prenotazione, o al dopocena nel locale, si faccia avanti. ""Non riusciamo a far fronte alla quantità di chiamate che arrivano", raccontano gli operatori al Corriere della Sera

Era tornato da Malta e come previsto dalle regole del ministero si era sottoposto al tampone. Ma invece di attendere l’esito del test, però, si è recato a una cena organizzata da una stabilimento per la vigilia di Ferragosto. Un evento seguito da un party sulla spiaggia al quale hanno partecipato centinaia di persone. Le stesse che adesso dovranno a sottoporsi il test. È caos a Porto San Giorgio, nelle Marche, dove – come racconta il Corriere.it – un giovane di 23 anni – originario di Montottone – è risultato positivo al Coronavirus. Tutto questo, però, dopo aver partecipato all’evento in spiaggia: il ragazzo, infatti, non ha atteso l’esito del tampone in isolamento domiciliare.

I centralini dell’Area vasta 4 di Fermo, l’azienda sanitaria responsabile di zona, hanno diffuso un avviso comunicando di aver acquisito dal proprietario dello stabilimento la lista dei prenotati alla serata e che tutti verranno contattati telefonicamente per eseguire il tampone. L’Av 4 ha anche lanciato un appello affinché chi abbia partecipato alla cena, senza prenotazione, o al dopocena nel locale, si faccia avanti e contatti l’Ufficio relazioni con il pubblico dell’azienda sanitaria al fine di potersi sottoporre al tampone. Per le ‘autodenunce” l’Av4 ha diffuso un numero di telefono, un indirizzo mail e un numero whatsapp dove inserire dati anagrafici, codice fiscale e recapito telefonico. Il telefono è stato preso d’assalto: “Non riusciamo a far fronte alla quantità di chiamate che arrivano, tanti in attesa per sapere come e dove effettuare i tamponi”, raccontano gli operatori al Corriere della Sera.

“Quanti erano a ballare? Difficile valutare, ma non sono più questi i tempi delle folle incontenibili”, dice uno dei responsabili del locale in provincia di Fermo al quotidiano di via Solferino. “Abbiamo comunicato all’azienda sanitaria la lista completa di quanti si erano prenotati alla cena del 14 – raccontano – Per la festa successiva risalire a chi è stato presente è più difficile, per questo l’appello a farsi vivi con l’ospedale di Fermo. Il nostro staff è attentissimo alle regole. Rileviamo la temperatura prima che i clienti si siedano ai tavoli. Tutti in sala e fuori indossano le mascherine. E i tamponi effettuati ai dipendenti sono finora negativi”. Il ragazzo, però, a quanto pare era asintomatico.