Dopo le polemiche sul social cinese TikTok – finita nel mirino del governo Usa per presunte violazioni dei dati – Donald Trump decide di promuovere la concorrenza aprendo un account su Triller, piattaforma molto simile, ma sviluppata negli Stati Uniti.
Il presidente degli Stati Uniti ha una potenza di fuoco sui social: 85 milioni di follower solo su Twitter. Ma sarà comunque dura ritagliarsi un posto in una piattaforma pensata per adolescenti: per adesso l’account del tycoon conta poco più di 10mila follower mentre il primo video pubblicato, che annuncia la presenza di Trump su Triller, ha ottenuto 4,8 milioni di visualizzazioni.
Trump ha firmato un decreto che obbliga ByteDance, società cinese proprietaria della app, a vendere le attività americane di TikTok entro 90 giorni. Nata nel 2015, Triller ha avuto un’impennata di visibilità nelle ultime settimane, arrivando a 250 milioni di download. Creata da David Liberman e Sammy Rubina, ha il suo quartier generale a New York. A prima vista non sembra così diversa dalla rivale cinese: brevi video a scorrimento verticale, “lip-sync”, cioè doppiaggio di audio, balletti e brevi sketch comici. Ma TikTok vanta un pubblico enorme: nel mondo ha superato i 2 miliardi di download, fidelizzando in particolare i giovanissimi. Basterà l’endorsement del presidente Trump a favorire la rivale?