Peter Andreas Gassner, 32 anni, era destinatario di un mandato d'arresto europeo poiché condannato per comportamenti razzisti e xenofobi, nonché per aver utilizzato simboli di organizzazioni incostituzionali di matrice nazista
È stato ritrovato chiuso dentro un armadio, in casa sua, mentre i suoi familiari cercavano di sviare l’attenzione dai militari arrivati per arrestarlo. È finita oggi l’avventura da fuggitivo di Peter Andreas Gassner, 32enne ricercato dalla polizia tedesca e destinatario di un mandato d’arresto europeo poiché condannato per comportamenti razzisti e xenofobi, nonché per aver utilizzato simboli di organizzazioni incostituzionali di matrice nazista.
Gassner si stava godendo le vacanze in uno stabile in via Toldo 7, a Trambileno, nel Trentino, con la compagna e i famigliari, nascosto dall’alias di Markus Meier. Al momento dell’irruzione da parte dei carabinieri, l’uomo è stato trovato nascosto in un armadio mentre i suoi familiari cercavano di dissuadere i militari. Dentro casa, inoltre, l’uomo coltivava anche marijuana in una serra, sequestrata dai militari. Oltre che per i reati di matrice nazista, il 32enne era ricercato dalle autorità tedesche in quanto era stato testimone di una violenza carnale ai danni di una ragazza in Germania. Non volendosi presentare davanti al giudice, quindi, aveva deciso di fuggire riuscendo a rimanere libero per diversi mesi.
L’appartamento in cui risiedeva era stato preso in affitto a nome della madre del ragazzo ed è stato possibile rintracciarlo solo grazie alla collaborazione tra il Ros personale del Comando Provinciale dei carabinieri di Trento e la polizia dell’Lka di Monaco di Baviera. La sua identificazione è avvenuto con certezza nonostante l’uomo uscisse molto raramente di casa in quanto accudito dai suoi connazionali che si preoccupavano anche di portargli a casa il cibo. Adesso, dopo l’arresto, Gassner sarà portato in carcere a Trento a disposizione della Corte d’appello che ne curerà la successiva estradizione in Germania.