Dopo l’incidente stradale “Gioele era vivo, in braccio alla madre, in posizione verticale e senza alcuna ferita“. È la ricostruzione del testimone presente dopo l’impatto resa nota dal procuratore di Patti, Angelo Cavallo, che indaga sulla morte della dj Viviana Parisi e sulla scomparsa del figlio di 4 anni. La donna quando è scesa dall’auto, dopo l’incidente stradale, “camminava in modo veloce, ma non correva” e “nei confronti di Gioele aveva un atteggiamento protettivo”, ma “non escludiamo alcuna ipotesi” ha spiegato il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, dopo la ricostruzione fatta dal testimone. Si è fatta viva la famiglia del Nord cui erano stati rivolti diversi appelli. La coppia si è presentata nei giorni scorsi a un posto di Polizia del nord Italia dove vivono per raccontare quanto visto. Sembra che non abbiano capito subito che il procuratore capo facesse appello proprio a loro. Hanno raccontato che il bambino dopo l’incidente “aveva gli occhi aperti“. Per il pm il teste “è attendibile. Sono testimoni che erano in vacanza in Sicilia e poi sono rientrati al Nord”. All’inizio, ha spiegato il procuratore, “avevano dei dubbi se fossero proprio loro, ma quando è stata diffusa la loro descrizione hanno capito che era quello l’incidente e si sono presentati”. Hanno così aggiunto un tassello importante all’inchiesta. “La nostra priorità è trovare Gioele. L’aria è sterminata, boschiva e impervia. Fino ad ora non ci hanno aiutato droni e elicotteri. La nostra speranza è nei cani iper specializzati in ricerca di resti umani, sono qui quattro dei cinque presenti in tutta Italia“. Nei prossimi giorni potrebbe esserci un vertice in Prefettura sulle ricerche.
Ma dov’è il piccolo? Proseguono per il quattordicesimo giorno consecutivo le ricerche del bimbo di 4 anni scomparso lo scorso 3 agosto insieme alla madre Viviana Parisi, 43 anni, trovata poi morta nelle campagne di Caronia (Messina). Lo stanno cercando anche i carabinieri Cacciatori di Sicilia, di solito sono impegnati a cercare latitanti. In questa occasione mentre Guardia di finanza, Polizia, Protezione civile e Vigili del fuoco sono impegnati a cercare con speciali cani il bambino, i militari dell’Arma stanno ispezionando anche casolari abbandonati. Questa mattina le Guardie forestali stanno setacciando in particolare un prato “alla ricerca di indumenti” del piccolo Gioele. Il prato si trova a poca distanza dal traliccio ai piedi del quale è stato trovato il corpo della deejay di 43 anni. Gli inquirenti stanno visionando tutti i video registrati dai droni in questi giorni. Gli investigatori sono alla ricerca di ogni piccolo particolare che possa aiutare a capire cosa possa essere successo al piccolo
Tutte le ipotesi restano aperte: suicidio, incidente, vittime di animali. Anche perché ci sono buchi temporali, testimoni spariti nel nulla come la famiglia dall’accento settentrionale che si era fermata. A nulla, al momento, sono valsi i tanti appelli dei familiari ma anche degli inquirenti a chiunque abbia visto o sappia qualcosa a farsi avanti per dare una mano nelle indagini che proseguono senza sosta. La Procura di Patti, che coordina l’inchiesta aperta contro ignoti con l’ipotesi di reato di omicidio e sequestro di persona, non esclude alcuna pista. Come quella segnalata anche dalla famiglia di Gioele di una possibile aggressione a madre e figlio da parte di animali selvatici o cani feroci. Un’ipotesi che sarebbe avvalorata dalla presenza sulle gambe della donna di alcuni morsi: è stato interrogato dagli inquirenti il proprietario di due rottweiler, notati nella zona. Le scarpe di Viviana, inoltre, non sarebbero sporche di terra, come se non avesse camminato a lungo e fosse stata aggredita improvvisamente da qualcuno. Secondo gli inquirenti, tuttavia, solo gli esami approfonditi dell’autopsia potranno chiarire se i morsi possano essere compatibili con una aggressione da parte di animali. “L’ipotesi di un’aggressione da parte di animali selvatici è vagliata da tempo ma non è quella privilegiata. È una tesi come le altre. Il contesto familiare? È chiaro che alla luce di questa risultanze…La presenza della signora e del bambino vivi sul posto fanno perdere di importanza ad altri scenari. Noi – ha ribadito il magistrato – non privilegiamo alcuna pista perché le dobbiamo vagliare tutte, escluderne una potrebbe essere un errore. Non si può sottovalutare alcunché”. Sul corpo della donna sono in atto ancora degli accertamenti per comprendere come sia morta” dice il medico legale Elvira Ventura Spagnolo che ha effettuato l’autopsia. Il medico legale oggi si trovava in procura a Patti per conferire con il magistrato che coordina le indagini. “Sul suo corpo – prosegue – ci sono diverse fratture e, probabilmente, quelli che sembrano morsi non è chiaro se siano di cani o di altri animali selvatici”.
Intanto i genitori di Viviana hanno chiesto di potere vedere le foto del corpo della donna trovata nelle campagne di Caronia. Ma il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, ha spiegato loro che non era possibile, ma che non ci sono dubbi sull’identità della vittima. Ad accompagnare Luigino Parisi e la moglie c’era il genero Daniele Mondello. A ricostruire l’incontro è il legale di quest’ultimo, l’avvocato Pietro Venuti. “I genitori – ha detto il penalista – avevano dei dubbi addirittura sul fatto che si potesse trattare di Viviana e volevano visionare delle foto del cadavere. Gli è stato spiegato che, dai riscontri, in particolare la fede e i vestiti, erano sicuri si trattasse di Viviana e che non era il caso e non era possibile visionare le foto. Tuttavia hanno permesso ai genitori di fare delle ricerche autonomamente“. La famiglia Mondello “presto nominerà un consulente di parte per verificare dinamica e danni dell’incidente stradale avuto da Viviana Parisi” prima della sua scomparsa. Una delle ipotesi al vaglio degli investigatori è quella che Gioele possa essere morto nell’impatto tra l’Opel Corsa guidata dalla donna e il furgone, fermo, di operai che stavano eseguendo delle manutenzioni in una galleria dell’autostrada Palermo-Messina. Sulla vettura sono in corso verifiche da parte della polizia scientifica.
Intanto una puntata di Chi l’ha visto per lanciare appelli a tutti coloro che potrebbero aver visto qualcosa di importante legato al caso andrà in onda martedì 18 agosto alle 21.20 su Rai3, Federica Sciarelli propone in diretta uno Speciale con ricostruzioni e collegamenti degli inviati dai luoghi più significativi della vicenda.
Cronaca Nera
Viviana Parisi, teste al pm: “Gioele vivo dopo l’incidente”. La famiglia del Nord: “Non avevamo capito che facessero appello a noi”
Il procuratore: "La nostra priorità è trovare Gioele. L’aria è sterminata, boschiva e impervia. Fino ad ora non ci hanno aiutato droni e elicotteri. La nostra speranza è nei cani iper specializzati in ricerca di resti umani, sono qui quattro dei cinque presenti in tutta Italia". Puntata speciale di Chi l'ha visto per martedì 18 agosto
Dopo l’incidente stradale “Gioele era vivo, in braccio alla madre, in posizione verticale e senza alcuna ferita“. È la ricostruzione del testimone presente dopo l’impatto resa nota dal procuratore di Patti, Angelo Cavallo, che indaga sulla morte della dj Viviana Parisi e sulla scomparsa del figlio di 4 anni. La donna quando è scesa dall’auto, dopo l’incidente stradale, “camminava in modo veloce, ma non correva” e “nei confronti di Gioele aveva un atteggiamento protettivo”, ma “non escludiamo alcuna ipotesi” ha spiegato il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, dopo la ricostruzione fatta dal testimone. Si è fatta viva la famiglia del Nord cui erano stati rivolti diversi appelli. La coppia si è presentata nei giorni scorsi a un posto di Polizia del nord Italia dove vivono per raccontare quanto visto. Sembra che non abbiano capito subito che il procuratore capo facesse appello proprio a loro. Hanno raccontato che il bambino dopo l’incidente “aveva gli occhi aperti“. Per il pm il teste “è attendibile. Sono testimoni che erano in vacanza in Sicilia e poi sono rientrati al Nord”. All’inizio, ha spiegato il procuratore, “avevano dei dubbi se fossero proprio loro, ma quando è stata diffusa la loro descrizione hanno capito che era quello l’incidente e si sono presentati”. Hanno così aggiunto un tassello importante all’inchiesta. “La nostra priorità è trovare Gioele. L’aria è sterminata, boschiva e impervia. Fino ad ora non ci hanno aiutato droni e elicotteri. La nostra speranza è nei cani iper specializzati in ricerca di resti umani, sono qui quattro dei cinque presenti in tutta Italia“. Nei prossimi giorni potrebbe esserci un vertice in Prefettura sulle ricerche.
Ma dov’è il piccolo? Proseguono per il quattordicesimo giorno consecutivo le ricerche del bimbo di 4 anni scomparso lo scorso 3 agosto insieme alla madre Viviana Parisi, 43 anni, trovata poi morta nelle campagne di Caronia (Messina). Lo stanno cercando anche i carabinieri Cacciatori di Sicilia, di solito sono impegnati a cercare latitanti. In questa occasione mentre Guardia di finanza, Polizia, Protezione civile e Vigili del fuoco sono impegnati a cercare con speciali cani il bambino, i militari dell’Arma stanno ispezionando anche casolari abbandonati. Questa mattina le Guardie forestali stanno setacciando in particolare un prato “alla ricerca di indumenti” del piccolo Gioele. Il prato si trova a poca distanza dal traliccio ai piedi del quale è stato trovato il corpo della deejay di 43 anni. Gli inquirenti stanno visionando tutti i video registrati dai droni in questi giorni. Gli investigatori sono alla ricerca di ogni piccolo particolare che possa aiutare a capire cosa possa essere successo al piccolo
Tutte le ipotesi restano aperte: suicidio, incidente, vittime di animali. Anche perché ci sono buchi temporali, testimoni spariti nel nulla come la famiglia dall’accento settentrionale che si era fermata. A nulla, al momento, sono valsi i tanti appelli dei familiari ma anche degli inquirenti a chiunque abbia visto o sappia qualcosa a farsi avanti per dare una mano nelle indagini che proseguono senza sosta. La Procura di Patti, che coordina l’inchiesta aperta contro ignoti con l’ipotesi di reato di omicidio e sequestro di persona, non esclude alcuna pista. Come quella segnalata anche dalla famiglia di Gioele di una possibile aggressione a madre e figlio da parte di animali selvatici o cani feroci. Un’ipotesi che sarebbe avvalorata dalla presenza sulle gambe della donna di alcuni morsi: è stato interrogato dagli inquirenti il proprietario di due rottweiler, notati nella zona. Le scarpe di Viviana, inoltre, non sarebbero sporche di terra, come se non avesse camminato a lungo e fosse stata aggredita improvvisamente da qualcuno. Secondo gli inquirenti, tuttavia, solo gli esami approfonditi dell’autopsia potranno chiarire se i morsi possano essere compatibili con una aggressione da parte di animali. “L’ipotesi di un’aggressione da parte di animali selvatici è vagliata da tempo ma non è quella privilegiata. È una tesi come le altre. Il contesto familiare? È chiaro che alla luce di questa risultanze…La presenza della signora e del bambino vivi sul posto fanno perdere di importanza ad altri scenari. Noi – ha ribadito il magistrato – non privilegiamo alcuna pista perché le dobbiamo vagliare tutte, escluderne una potrebbe essere un errore. Non si può sottovalutare alcunché”. Sul corpo della donna sono in atto ancora degli accertamenti per comprendere come sia morta” dice il medico legale Elvira Ventura Spagnolo che ha effettuato l’autopsia. Il medico legale oggi si trovava in procura a Patti per conferire con il magistrato che coordina le indagini. “Sul suo corpo – prosegue – ci sono diverse fratture e, probabilmente, quelli che sembrano morsi non è chiaro se siano di cani o di altri animali selvatici”.
Intanto i genitori di Viviana hanno chiesto di potere vedere le foto del corpo della donna trovata nelle campagne di Caronia. Ma il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, ha spiegato loro che non era possibile, ma che non ci sono dubbi sull’identità della vittima. Ad accompagnare Luigino Parisi e la moglie c’era il genero Daniele Mondello. A ricostruire l’incontro è il legale di quest’ultimo, l’avvocato Pietro Venuti. “I genitori – ha detto il penalista – avevano dei dubbi addirittura sul fatto che si potesse trattare di Viviana e volevano visionare delle foto del cadavere. Gli è stato spiegato che, dai riscontri, in particolare la fede e i vestiti, erano sicuri si trattasse di Viviana e che non era il caso e non era possibile visionare le foto. Tuttavia hanno permesso ai genitori di fare delle ricerche autonomamente“. La famiglia Mondello “presto nominerà un consulente di parte per verificare dinamica e danni dell’incidente stradale avuto da Viviana Parisi” prima della sua scomparsa. Una delle ipotesi al vaglio degli investigatori è quella che Gioele possa essere morto nell’impatto tra l’Opel Corsa guidata dalla donna e il furgone, fermo, di operai che stavano eseguendo delle manutenzioni in una galleria dell’autostrada Palermo-Messina. Sulla vettura sono in corso verifiche da parte della polizia scientifica.
Intanto una puntata di Chi l’ha visto per lanciare appelli a tutti coloro che potrebbero aver visto qualcosa di importante legato al caso andrà in onda martedì 18 agosto alle 21.20 su Rai3, Federica Sciarelli propone in diretta uno Speciale con ricostruzioni e collegamenti degli inviati dai luoghi più significativi della vicenda.
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Washington, 1 feb. (Adnkronos) - La scatola nera dell'elicottero coinvolto nella tragedia aerea di Washington sono state recuperate e non appaiono danneggiate, ha reso noto un portavoce del National Transportation Safety Board. L'elicottero ha una sola scatola nera, con la registrazione delle voci della cabina e dei dati di volo.
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - "Altri 43 migranti tornano in Italia dai centri in Albania. Presidente Meloni, errare è umano, perseverare è diabolico. Quanti altri viaggi a vuoto dovremo vedere prima che si metta fine a questa pagliacciata costosa per i contribuenti?”. Così Matteo Ricci, europarlamentare Pd, in un post sui social.
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - "Terzo flop del ‘modello Albania’: la Corte d’Appello di Roma smonta l’ennesima trovata propagandistica del governo Meloni, sospendendo i trattenimenti e disponendo il trasferimento in Italia dei migranti deportati. Per la terza volta, la destra ha provato a forzare la mano e per la terza volta è stata bocciata. Hanno sprecato milioni di euro pubblici, violato diritti fondamentali e messo in piedi un’operazione disumana, solo per alimentare la loro propaganda. Un fallimento su tutta la linea, mentre il Paese affonda tra tagli alla sanità, precarietà e crisi sociale. Ora che farà Meloni? Toglierà la competenza anche alle Corti d’Appello per accentrarla a Palazzo Chigi?”. Così Alessandro Zan, responsabile Diritti nella segreteria nazionale Pd ed europarlamentare.
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - "La Corte d’Appello di Roma libera di nuovo immigrati irregolari per i quali potevano essere eseguite rapidamente le procedure di rimpatrio e rimette ancora la palla alla Corte di Giustizia Europea sulla questione dei Paesi sicuri. Le ordinanze che non convalidano i trattenimenti nel centro in Albania e che rimettono alla Corte di Giustizia la questione pregiudiziale, insistono sull’individuazione in via generale ed astratta dei “paesi sicuri”, ripercorrendo le motivazioni delle decisioni precedenti, senza giudicare delle posizioni dei singoli migranti. Peccato che la Corte di Cassazione ha ampiamente chiarito, lo scorso dicembre, che questa è una competenza del Governo e non della magistratura. Incredibile che la Corte d’Appello di Roma abbia considerato irrilevante questo principio e insista nel voler riconoscere ai singoli magistrati un potere che è esclusiva prerogativa dello Stato”. Lo dichiara la deputata di Fratelli d’Italia, Sara Kelany, responsabile del Dipartimento immigrazione.
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - "Non stupisce la decisione della Corte d’Appello di Roma di bloccare, per l’ennesima volta, una misura, tra l’altro apprezzata anche in Europa, con cui l’Italia vuole fronteggiare l’immigrazione massiccia e garantire la sicurezza nazionale. I magistrati non usino il loro potere per contrastarne un altro, riconosciuto dalla costituzione e legittimato dagli italiani”. Lo dichiara il deputato della Lega Igor Iezzi.
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - “La Corte d’Appello di Roma libera ancora dei migranti irregolari che potevano essere rapidamente rimpatriati, rimandando di nuovo alla Corte di Giustizia Europea sulla questione dei paesi sicuri. Ma la Corte di Cassazione aveva chiarito che questa è una competenza del Governo. Evidentemente alcuni tribunali italiani considerano irrilevanti i principi fissati dalla Suprema Corte. Di fronte a questo non posso che esprimere profondo stupore". Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan.
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - “E anche oggi si certifica il fallimento di Meloni. I Centri per i migranti in Albania non sono la risposta al fenomeno migratorio, che richiede rispetto per i diritti umani e condivisione delle responsabilità a livello europeo. Nei comizi Meloni potrà continuare a dire che fun-zio-ne-ran-no ma nella realtà sono solo uno spreco immane di risorse. Se quei fondi fossero stati spesi per assumere infermieri e medici, o per aumentare gli stipendi di quelli che già lavorano nella sanità pubblica, allora si’ che sarebbero stati utili agli italiani!”. Così in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e sanità nella segreteria nazionale del Pd.