L'indiziato è stato ripreso da solo alla guida dell'auto della donna da alcune telecamere di sorveglianza. La vettura poi è stata ritrovata carbonizzata. Non è chiaro che tipo di rapporto ci fosse tra i due. A suo carico, confermano i carabinieri, ci sono "elementi probatori abbastanza pesanti"
L’accelerazione nelle indagini su Sabrina Beccalli, la donna di 39 anni scomparsa a Crema la mattina di Ferragosto, è avvenuta nella tarda serata di ieri, quando dalle telecamere di sorveglianza è emerso che nella sua auto, poi trovata carbonizzata, c’era un uomo alla guida. L’individuo è stato rintracciato e ascoltato dai carabinieri del Reparto investigativo di Cremona. Poi nelle ultime ore la svolta: è stato fermato con l’accusa di omicidio e distruzione di cadavere. Lo rendono noto gli stessi carabinieri, spiegando che “il procuratore Capo di Cremona Roberto Pellicano ha disposto il fermo di indiziato di delitto di una persona”. L’uomo, che secondo fonti investigative sarebbe “un amico della donna”, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
“Gli elementi probatori sono abbastanza pesanti a suo carico, risultato dell’attività investigativa e non di una confessione”, ha spiegato il tenente colonnello dei carabinieri di Cremona Lorenzo Carlo Maria Repetto. “Dobbiamo ancora trovare Sabrina, ci sono ancora tante cose da fare”, ha aggiunto, specificando che l’uomo non ha dato indicazioni utili per il ritrovamento del cadavere. Quello che si sa su di lui è che è stato ripreso da alcune telecamere mentre era da solo alla guida della Fiat Panda rossa di proprietà di Beccalli nella notte tra il 14 e il 15 agosto. L’auto è stata poi ritrovata completamente carbonizzata in una zona di campagna, dove sin da subito si sono concentrate le ricerche.
‘Lo perdono, sono pronta anche a perdonarlo. Ma dica subito dove è Sabrina. Ci faccia trovare il corpo di mia sorella. Non posso non sapere dove è adesso mia sorella”, ha commentato in lacrime Simona Beccalli, sorella della 39enne. “Non so chi sia quell’uomo e non mi importa – aggiunge – voglio solo che dica dove si trova Sabrina”.
L’indagine, condotta dal Nucleo operativo del comando provinciale dei carabinieri di Cremona, è iniziata dopo che Beccalli, il 15 agosto scorso, ha lasciato il figlio a Milano da amici per una gita in piscina. Qualche ora dopo avrebbe dovuto raggiungerli nel bergamasco per il pranzo di Ferragosto, ma da allora non si è più fatta viva. Le ricerche sono scattate immediatamente, anche perché poco lontano da Crema, nella zona di Vergonzana, è stata ritrovata la vettura bruciata riconducibile proprio alla donna. Poco vicino, un cane finito carbonizzato. La famiglia ha temuto da subito il peggio, dal momento che – ha spiegato la sorella – è strano che dopo il suo allontanamento “non abbia contattato il figlio, con il quale ha un legame speciale”.