Un centinaio di persone sono riunite da questa mattina al ‘campo base’ di Caronia dopo aver raccolto l’appello di Daniele Mondello, marito di Viviana Parisi, 43 anni, la Dj trovata morta nelle campagne della zona dopo avere avuto un incidente sull’autostrada, per unirsi nelle ricerche del piccolo Gioele, 4 anni, scomparso dallo scorso 3 Agosto mentre era insieme alla madre. Daniele Mondello è arrivato al ‘campo base’ ma non si è fermato, limitandosi a ribadire che: “Viviana non avrebbe mai ucciso Gioele. Inoltre non aveva paura dei cani”.
Il padre del bimbo, che sta partecipano alle ricerche insieme ad alcuni familiari e a un centinaio di volontari, ha voluto in questo modo escludere una delle ipotesi sulle quali stanno lavorando gli inquirenti, cioè quella di un omicidio-suicidio da parte della madre del piccolo, facendo riferimento anche a una eventuale aggressione da parte di alcuni cani feroci.
I volontari che stanno collaborando alle ricerche del piccolo Gioele hanno trovato il cappellino di un bimbo che è stato subito mostrato al padre del piccolo scomparso. Quest’ultimo ha tuttavia escluso che il copricapo appartenga al figlioletto: “Non è il suo”, ha detto scuotendo la testa. Tra le campagne della zona su una jeep si muovono Daniele Mondello, la sorella Mariella, il padre Letterio e tre amici. Anche Mariella Mondello ha escluso che il cappellino sia riconducibile al bimbo scomparso: “Non è della marca che indossava Gioele – ha ribadito -. Siamo qui per l’ennesima volta alla disperata ricerca di mio nipote. Tutte le ipotesi sono aperte, noi abbiamo fiducia nel lavoro dei magistrati”.
Cronaca Nera - 19 Agosto 2020
Viviana Parisi, dopo l’appello del marito Daniele Mondello un centinaio di volontari partecipano alle ricerche del piccolo Gioele
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Un centinaio di persone sono riunite da questa mattina al ‘campo base’ di Caronia dopo aver raccolto l’appello di Daniele Mondello, marito di Viviana Parisi, 43 anni, la Dj trovata morta nelle campagne della zona dopo avere avuto un incidente sull’autostrada, per unirsi nelle ricerche del piccolo Gioele, 4 anni, scomparso dallo scorso 3 Agosto mentre era insieme alla madre. Daniele Mondello è arrivato al ‘campo base’ ma non si è fermato, limitandosi a ribadire che: “Viviana non avrebbe mai ucciso Gioele. Inoltre non aveva paura dei cani”.
Il padre del bimbo, che sta partecipano alle ricerche insieme ad alcuni familiari e a un centinaio di volontari, ha voluto in questo modo escludere una delle ipotesi sulle quali stanno lavorando gli inquirenti, cioè quella di un omicidio-suicidio da parte della madre del piccolo, facendo riferimento anche a una eventuale aggressione da parte di alcuni cani feroci.
I volontari che stanno collaborando alle ricerche del piccolo Gioele hanno trovato il cappellino di un bimbo che è stato subito mostrato al padre del piccolo scomparso. Quest’ultimo ha tuttavia escluso che il copricapo appartenga al figlioletto: “Non è il suo”, ha detto scuotendo la testa. Tra le campagne della zona su una jeep si muovono Daniele Mondello, la sorella Mariella, il padre Letterio e tre amici. Anche Mariella Mondello ha escluso che il cappellino sia riconducibile al bimbo scomparso: “Non è della marca che indossava Gioele – ha ribadito -. Siamo qui per l’ennesima volta alla disperata ricerca di mio nipote. Tutte le ipotesi sono aperte, noi abbiamo fiducia nel lavoro dei magistrati”.
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Ricerche Gioele, volontari trovano un cappellino nelle campagne di Caronia. Il padre e la zia non lo riconoscono: “No, non è il suo”
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Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Le parole di Meloni sull’Ucraina sono state nette e chiare in un contesto molto difficile. Le va riconosciuto". Così il segretario di Azione, Carlo Calenda, da Odessa.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Amiamo le nostre nazioni. Vogliamo confini sicuri. Preserviamo aziende e cittadini dalla follia della sinistra verde. Difendiamo la famiglia e la vita. Lottiamo contro il wokeismo. Proteggiamo il nostro sacro diritto alla fede e alla libertà di parola. E siamo dalla parte del buon senso. Quindi, in definitiva, la nostra lotta è dura. Ma la scelta è semplice. Ci arrenderemo al declino o combatteremo per invertirlo?". Lo ha detto Giorgia Meloni al Cpac.
"Lasceremo che la nostra civiltà svanisca? O ci alzeremo e la difenderemo? Lasceremo ai nostri figli un mondo più debole o più forte? Vorremo che le nuove generazioni si vergognino delle loro radici? O recupereremo la consapevolezza e l'orgoglio di chi siamo e glielo insegneremo? Ho fatto la mia scelta molto tempo fa e combatto ogni giorno per onorarla. E so che non sono solo in questa battaglia, che siete tutti al mio fianco, che siamo tutti uniti. E credetemi, questo fa tutta la differenza", ha concluso.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Quando la libertà è a rischio, l'unica cosa che puoi fare è metterla nelle mani più sagge. Ecco perché i conservatori continuano a crescere e stanno diventando sempre più influenti nella politica europea. Ed ecco perché la sinistra è nervosa. E con la vittoria di Trump, la loro irritazione si è trasformata in isteria". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al Cpac.
"Non solo perché i conservatori stanno vincendo, ma perché ora i conservatori stanno collaborando a livello globale. Quando Bill Clinton e Tony Blair crearono una rete liberale di sinistra globale negli anni '90, furono definiti statisti. Oggi, quando Trump, Meloni, Milei o forse Modi parlano, vengono definiti una minaccia per la democrazia. Questo è il doppio standard della sinistra, ma ci siamo abituati. E la buona notizia è che le persone non credono più alle loro bugie".
"Nonostante tutto il fango che ci gettano addosso. I cittadini continuano a votarci semplicemente perché le persone non sono ingenue come le considera l'ultimo. Votano per noi perché difendiamo la libertà", ha ribadito.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "La sinistra radicale vuole cancellare la nostra storia, minare la nostra identità, dividerci per nazionalità, per genere, per ideologia. Ma non saremo divisi perché siamo forti solo quando siamo insieme. E se l'Occidente non può esistere senza l'America, o meglio le Americhe, pensando ai tanti patrioti che lottano per la libertà in America Centrale e Meridionale, allora non può esistere nemmeno senza l'Europa". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al Cpac.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Il Cpac ha capito prima di molti altri che la battaglia politica e culturale per i valori conservatori non è solo una battaglia americana, è una battaglia occidentale. Perché, amici miei, credo ancora nell'Occidente non solo come spazio geografico, ma come civiltà. Una civiltà nata dalla fusione di filosofia greca, diritto romano e valori cristiani. Una civiltà costruita e difesa nei secoli attraverso il genio, l'energia e i sacrifici di molti". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla conferenza dei conservatori a Washington.
"La mia domanda per voi è: questa civiltà può ancora difendere i principi e i valori che la definiscono? Può ancora essere orgogliosa di sé stessa e consapevole del suo ruolo? Penso di sì. Quindi dobbiamo dirlo forte e chiaro a coloro che attaccano l'Occidente dall'esterno e a coloro che lo sabotano dall'interno con il virus della cultura della cancellazione e dell'ideologia woke. Dobbiamo dire loro che non ci vergogneremo mai di chi siamo", ha scandito.
"Affermiamo la nostra identità. Affermiamo la nostra identità e lavoriamo per rafforzarla. Perché senza un'identità radicata, non possiamo essere di nuovo grandi", ha concluso la Meloni.
(Adnkronos) - "Il nostro governo - ha detto Meloni - sta lavorando instancabilmente per ripristinare il legittimo posto dell'Italia sulla scena internazionale. Stiamo riformando, modernizzando e rivendicando il nostro ruolo di leader globale".
"Puntiamo a costruire un'Italia che stupisca ancora una volta il mondo. Lasciate che ve lo dica, lo stiamo dimostrando. La macchina della propaganda mainstream prevedeva che un governo conservatore avrebbe isolato l'Italia, cancellandola dalla mappa del mondo, allontanando gli investitori e sopprimendo le libertà fondamentali. Si sbagliavano", ha rivendicato ancora la premier.
"La loro narrazione era falsa. La realtà è che l'Italia sta prosperando. L'occupazione è a livelli record, la nostra economia sta crescendo, la nostra politica fiscale è tornata in carreggiata e il flusso di immigrazione illegale è diminuito del 60% nell'ultimo anno. E, cosa più importante, stiamo espandendo la libertà in ogni aspetto della vita degli italiani", ha concluso.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - L'Italia è "una nazione con un legame profondo e indistruttibile con gli Stati Uniti. E questo legame è forgiato dalla storia e dai principi condivisi. Ed è incarnato dagli innumerevoli americani di discendenza italiana che per generazioni hanno contribuito alla prosperità dell'America". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al Cpac a Washington. "Quindi, a loro, permettimi di dire grazie. Grazie per essere stati ambasciatori eccezionali della passione, della creatività e del genio italiani".