Le elezioni regionali e il voto per il referendum sul taglio dei parlamentari, così come la riaperture delle scuole, possono “essere a rischio” se “la circolazione del virus riaumenta” come sta avvenendo in altri Paesi. È lo scenario ipotizzato da Walter Ricciardi, professore di Igiene dell’Università Cattolica e consulente del ministero della Salute, nel caso in cui i casi dovessero continuare ad aumentare come accaduto nelle ultime settimane. Poi ha provato a correggere le sue affermazioni: “Non ho mai detto che riapertura delle scuole ed elezioni sono a rischio in Italia. Le scuole riapriranno e si sta facendo di tutto per riaprirle in sicurezza. Parlavo di altri Paesi”. In Italia, ha aggiunto, “fortunatamente, non è ancora così e dobbiamo fare di tutto per tenere la situazione sotto controllo”.

“Dobbiamo mettere sotto controllo questa curva epidemica che si è rialzata”, ha messo in guardia durante un intervento ad Agorà Estate, su Rai 3. “Da noi – ha proseguito – si è rialzata poco. Ma in altri Paesi come la Spagna o la Croazia si è rialzata moltissimo. In quei Paesi oggi non si potrebbe votare. In Italia ancora sì”. Voto e riapertura delle scuole saranno “a maggior ragione” confermate se “tutte le fasce di età, soprattutto quella tra i 20 e i 40 anni, modificheranno positivamente i propri comportamenti”. Qualora questo non succedesse, avvisa Ricciardi, “ci troveremo nelle condizioni, come in altri Paesi, in cui queste attività sono messe a rischio”.

L’aumento dei casi è “preoccupante” ma “era prevedibile avendo visto quelle scene di assembramento”, aggiunge il consulente di Roberto Speranza spiegando che “in questo momento il 40% dei casi proviene dall’estero, i migranti sono il 2,3%”. Per evitare una ripresa della circolazione del virus, a suo avviso, si poteva fare di più, a partire dall’apertura delle discoteche, che “è incompatibile con un’epidemia”. Era “utopistico pensare che si potessero frequentare stando a due metri di distanza con la mascherina”, così come “paghiamo scene di assembramento nei bar e nei ristoranti”.

Un rialzo della curva, ha spiegato ancora, “era prevedibile che avvenisse e che avvenisse nelle fasce più giovanili, che sono quelle che si sono esposte maggiormente al contagio” però “ancora siamo nella possibilità di contenerlo”. La distanza di sicurezza, ha concluso Ricciardi, “è il presidio principale” quando “quella viene abbassata siamo in grado di vedere dopo 7 giorni o due settimane un aumento dei casi, come sta precisamente e sistematicamente avvenendo”. Le sue parole hanno provocato l’immediata reazione del centrodestra.

Dal leader della Lega, Matteo Salvini, secondo cui l’ipotesi di un rinvio è “irresponsabile”, al governatore ligure Giovanni Toti, durissimo. “Un ulteriore rinvio sarebbe eversivo – dice spingendosi a chiedere un intervento del presidente della Repubblica – e la dimostrazione che il Comitato tecnico scientifico è un’accolita di inetti pericolosi”. Richiesta di smentite sono arrivate anche da Forza Italia. Per Anna Maria Bernini, presidente dei senatori azzurri, “anche solo accennare a questo rischio” costituisce “una minaccia inaccettabile alle basi stesse della democrazia. Così come parlare di una mancata riapertura delle scuole semina ulteriore caos nelle famiglie”.

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