I carabinieri hanno già chiuso la strada: le ricerche del corpo di Sabrina Beccalli si concentrano ora su una roggia vicino a Vergonzana, la frazione di Crema dove viveva la 39enne di cui non si hanno notizie da Ferragosto. La decisione è arrivata al termine dell’interrogatorio di garanzia di Alessandro Pasini, in carcere con l’accusa di omicidio e distruzione di cadavere. L’uomo, riferisce l’Ansa, questa volta non si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip Giulia Masci e ha risposto alle domande per circa un’ora e mezza. L’avvocato difensore, Paolo Sperolini, ha spiegato che “Pasini non ha confessato il delitto ma ha reso la sua versione”. Racconto che, si apprende da fonti della procura, non avrebbe convinto gli inquirenti.
Le forze dell’ordine hanno iniziato a scandagliare in queste ore anche una vasca agricola colma di liquami. Mentre in mattinata, poco dopo mezzogiorno, gli specialisti del Ris dei carabinieri sono arrivati anche in via Porto Franco a Crema, dove hanno iniziato i rilievi scientifici nell’appartamento della ex fidanzata di Alessandro Pasini, il 45enne in carcere da tre giorni. Gli investigatori, che già giovedì pomeriggio avevano passato al setaccio la casa dello stesso Pasini, hanno effettuato un sopralluogo anche nella zona dove è stata trovata bruciata l’auto della donna. Fra gli elementi su cui far luce c’è anche un messaggio WhatsApp invito nella notte di Ferragosto dal telefono di Sabrina. E resta da chiarire anche la posizione della ex fidanzata di Pasini. Per l’avvocato Sperolini “è stata sentita per sommarie informazioni, nulla a che vedere con l’ipotesi incriminatrice”. Ma i Ris oggi hanno condotto analisi anche nella sua abitazione a Crema. Queste ricerche, assieme alle ultime attività di indagine, come spiega il procuratore Pellicano, “hanno fornito elementi nuovi e interessanti che rinforzano l’accusa”.
Nel primo interrogatorio davanti al pm di Cremona, Lisa Saccaro – che ne ha chiesto la custodia cautelare – Pasini si era avvalso della facoltà di non rispondere. La famiglia di Sabrina Beccalli, con l’avvocato Antonino Ennio Andronico, gli ha rivolto un appello prima del secondo interrogatorio: “Si appellano al cuore di Pasini affinché dica dove ha nascosto il corpo della ragazza”. Il giudice Giulia Masci ora dovrà decidere se convalidare il fermo e anche sulla misura cautelare chiesta dalla procura.