Il giorno dopo il riconoscimento ufficiale dei resti di Gioele la famiglia Mondello respinge una delle ipotesi ancora al vaglio da parte della procura di Patti, ovvero che la donna abbia ucciso il figlio e poi si sia tolta la vita. Daniele, padre del bimbo e marito di Viviana Parisi, in un post su Facebook polemizza anche con chi ha partecipato alle ricerche. “Questo video me l’hanno mandato. Non so cosa pensare. Lo stavano cercando così a mio figlio?”. Il filmato postato mostra un cameraman che sta riprendendo il cammino di un militare per realizzare, probabilmente, un ‘video di copertura’ per servizi di un telegiornale o di una trasmissione televisiva. Claudio Mondello, cugino di Daniele e legale della famiglia, offre un’altra ipotesi su come possa essere andata il 3 agosto. “Il bambino sfugge alla vigilanza della madre – è la sua ricostruzione nel dopo incidente stradale – e si allontana. Forse anche solo di pochi passi. Probabilmente qualcosa, in quello scenario di campagna, attira la sua attenzione oppure lo spaventa. La madre, terrorizzata, cerca disperatamente di trovarlo, ma i suoi tentativi falliscono”.
“Al fine di meglio orientarsi, quindi, decide di salire sul pilone della corrente – aggiunge il post – e guadagnare una posizione di privilegio rispetto al luogo circostante.È vero che il traliccio è posto più in basso rispetto alla collina adiacente, ma è l’unica tipologia di struttura che consenta di guardarsi intorno a 360 gradi. È compatibile, pertanto, con l’idea di chi voglia perlustrare la zona limitrofa; probabilmente (così ipotizzo) per guadagnare il contatto visivo col bambino”. “Da quella posizione – ipotizza ancora Claudio Mondello – Viviana, finalmente, rintraccia Gioele: si affretta a scendere, ma, probabilmente per evitare di perdere tempo, ritiene preferibile saltare. Questa scelta le è fatale. Da questo punto in poi faccio mia la ricostruzione di chi ha restituito Gioele alla propria famiglia: Giuseppe Di Bello, ex brigadiere dei carabinieri. È probabile – sottolinea – che il bambino abbia vagato tra i boschi fino al momento in cui è incorso in un incontro funesto (forse un suino nero dei nebrodi; in zona ve ne sono molteplici sia da allevamento che allo stato brado). Quanto sopra deve essere vagliato, in modo accurato, e supportato da evidenze tali da rendere impossibile ogni alternativa possibile. Un lavoro che impone pazienza, rispetto e silenzio”.
I legali della famiglia, gli avvocati Pietro Venuti e Mondello, ribadiscono che non “c’è stato alcun tentativo di suicidio” da parte di Viviana il 28 giugno scorso, quando è stata portata al Policlinico di Messina, ma soltanto “il dubbio” della donna di “avere assunto un quantitativo leggermente maggiore del farmaco prescrittole”. I due penalisti rendeno anche nota parte del contenuto del ‘verbale di pronto soccorso’ di quel giorno in cui la donna è stata accolta in ‘codice giallo’ e descritta come ‘paziente in atto eupnoica (frequenza respiratoria normale, ndr), in atto vigile, orientata, collaborante, cute e mucose rosee“. “Circa due ore l’accesso – ricostruiscono gli avvocati – Viviana era a casa. Il giorno seguente: a mare con la propria famiglia. Cosa era accaduto? Nel dubbio, Viviana non ne era certa, che avesse assunto un quantitativo leggermente maggiore del farmaco prescrittole ha parlato di questa circostanza ai familiari, i quali – come sempre solerti, attenti, amorevoli e premurosi – nel dubbio, preferivano accedere a un pubblico nosocomio per i dovuti accertamenti. Quindi nessun tentativo di suicidio”. La cognata della donna, Mariella Mondello, conferma: “I primi giorni dello scorso mese di giugno Viviana ha chiamato Daniele dicendo che si sentiva male perché aveva appena ingerito 5-6 pillole. Suo marito l’ha subito accompagnata al Policlinico di Messina dove le è stata fatta una flebo. La volevano ricoverare ma poi lei ha firmato per essere dimessa. Non sappiamo se è stato un tentativo di suicidio”.
“Oggi in religioso silenzio per Viviana e Giole – scrive su Facebook il sindaco di Messina Cateno De Luca – A quanto pare si stanno spegnendo le residue speranze sulla sorte toccata al piccolo Gioele. Ed allora il nostro cuore si riempie di dolore e di angoscia. Troppi gli interrogativi senza risposta in questa tragica vicenda per poterla accettare con cristiana rassegnazione, ma – osserva De Luca – non è certo il momento delle polemiche. Una cosa però è certa: da quanto è accaduto tutte le Istituzioni devono imparare quanto sia importante l’attenzione ad ogni forma di disagio, specie – sottolinea il sindaco di Messina – in un momento così difficile caratterizzato da ulteriori incertezze e nuove fragilità generate dal surreale lockdown da coronavirus. Oggi più di ieri le istituzioni devono avere la capacità rappresentare un solido punto di riferimento per arginare l’eccessiva fluidità sociale – conclude il sindaco di Messina – che mina i tradizionali valori ed i capisaldi individuali si ciascuno di noi. Porgo le mie condoglianze a tutti i familiari di Viviana Parisi e Gioele Mondello”.
Cronaca Nera
Gioele, i legali della famiglia: “Nessun tentativo di suicidio il 28 giugno”. Il marito: “Viviana non si è uccisa e non ha ucciso il piccolo”
Daniele, papà del piccolo e marito della donna, respinge una delle ipotesi ancora al vaglio degli inquirenti. I legali della famiglia, gli avvocati Pietro Venuti e Claudio Mondello, rendono nota una parte del verbale del pronto soccorso dove la donna fu accompagnata dalla famiglia
Il giorno dopo il riconoscimento ufficiale dei resti di Gioele la famiglia Mondello respinge una delle ipotesi ancora al vaglio da parte della procura di Patti, ovvero che la donna abbia ucciso il figlio e poi si sia tolta la vita. Daniele, padre del bimbo e marito di Viviana Parisi, in un post su Facebook polemizza anche con chi ha partecipato alle ricerche. “Questo video me l’hanno mandato. Non so cosa pensare. Lo stavano cercando così a mio figlio?”. Il filmato postato mostra un cameraman che sta riprendendo il cammino di un militare per realizzare, probabilmente, un ‘video di copertura’ per servizi di un telegiornale o di una trasmissione televisiva. Claudio Mondello, cugino di Daniele e legale della famiglia, offre un’altra ipotesi su come possa essere andata il 3 agosto. “Il bambino sfugge alla vigilanza della madre – è la sua ricostruzione nel dopo incidente stradale – e si allontana. Forse anche solo di pochi passi. Probabilmente qualcosa, in quello scenario di campagna, attira la sua attenzione oppure lo spaventa. La madre, terrorizzata, cerca disperatamente di trovarlo, ma i suoi tentativi falliscono”.
“Al fine di meglio orientarsi, quindi, decide di salire sul pilone della corrente – aggiunge il post – e guadagnare una posizione di privilegio rispetto al luogo circostante.È vero che il traliccio è posto più in basso rispetto alla collina adiacente, ma è l’unica tipologia di struttura che consenta di guardarsi intorno a 360 gradi. È compatibile, pertanto, con l’idea di chi voglia perlustrare la zona limitrofa; probabilmente (così ipotizzo) per guadagnare il contatto visivo col bambino”. “Da quella posizione – ipotizza ancora Claudio Mondello – Viviana, finalmente, rintraccia Gioele: si affretta a scendere, ma, probabilmente per evitare di perdere tempo, ritiene preferibile saltare. Questa scelta le è fatale. Da questo punto in poi faccio mia la ricostruzione di chi ha restituito Gioele alla propria famiglia: Giuseppe Di Bello, ex brigadiere dei carabinieri. È probabile – sottolinea – che il bambino abbia vagato tra i boschi fino al momento in cui è incorso in un incontro funesto (forse un suino nero dei nebrodi; in zona ve ne sono molteplici sia da allevamento che allo stato brado). Quanto sopra deve essere vagliato, in modo accurato, e supportato da evidenze tali da rendere impossibile ogni alternativa possibile. Un lavoro che impone pazienza, rispetto e silenzio”.
I legali della famiglia, gli avvocati Pietro Venuti e Mondello, ribadiscono che non “c’è stato alcun tentativo di suicidio” da parte di Viviana il 28 giugno scorso, quando è stata portata al Policlinico di Messina, ma soltanto “il dubbio” della donna di “avere assunto un quantitativo leggermente maggiore del farmaco prescrittole”. I due penalisti rendeno anche nota parte del contenuto del ‘verbale di pronto soccorso’ di quel giorno in cui la donna è stata accolta in ‘codice giallo’ e descritta come ‘paziente in atto eupnoica (frequenza respiratoria normale, ndr), in atto vigile, orientata, collaborante, cute e mucose rosee“. “Circa due ore l’accesso – ricostruiscono gli avvocati – Viviana era a casa. Il giorno seguente: a mare con la propria famiglia. Cosa era accaduto? Nel dubbio, Viviana non ne era certa, che avesse assunto un quantitativo leggermente maggiore del farmaco prescrittole ha parlato di questa circostanza ai familiari, i quali – come sempre solerti, attenti, amorevoli e premurosi – nel dubbio, preferivano accedere a un pubblico nosocomio per i dovuti accertamenti. Quindi nessun tentativo di suicidio”. La cognata della donna, Mariella Mondello, conferma: “I primi giorni dello scorso mese di giugno Viviana ha chiamato Daniele dicendo che si sentiva male perché aveva appena ingerito 5-6 pillole. Suo marito l’ha subito accompagnata al Policlinico di Messina dove le è stata fatta una flebo. La volevano ricoverare ma poi lei ha firmato per essere dimessa. Non sappiamo se è stato un tentativo di suicidio”.
“Oggi in religioso silenzio per Viviana e Giole – scrive su Facebook il sindaco di Messina Cateno De Luca – A quanto pare si stanno spegnendo le residue speranze sulla sorte toccata al piccolo Gioele. Ed allora il nostro cuore si riempie di dolore e di angoscia. Troppi gli interrogativi senza risposta in questa tragica vicenda per poterla accettare con cristiana rassegnazione, ma – osserva De Luca – non è certo il momento delle polemiche. Una cosa però è certa: da quanto è accaduto tutte le Istituzioni devono imparare quanto sia importante l’attenzione ad ogni forma di disagio, specie – sottolinea il sindaco di Messina – in un momento così difficile caratterizzato da ulteriori incertezze e nuove fragilità generate dal surreale lockdown da coronavirus. Oggi più di ieri le istituzioni devono avere la capacità rappresentare un solido punto di riferimento per arginare l’eccessiva fluidità sociale – conclude il sindaco di Messina – che mina i tradizionali valori ed i capisaldi individuali si ciascuno di noi. Porgo le mie condoglianze a tutti i familiari di Viviana Parisi e Gioele Mondello”.
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Roma, 22 feb. (Adnkronos) - Standing ovation dalla platea della convention Cpac a Washington al termine dell'intervento video della premier Giorgia Meloni. Un intervento nel quale la presidente del Consiglio ha richiamato valori e temi che uniscono conservatori europei e americani, a partire dalla difesa dei confini, ribadendo la solidità del legame tra Usa e Ue. "I nostri avversari - ha detto Meloni- sperano che il presidente Trump si allontani da noi. Ma conoscendolo come un leader forte ed efficace, scommetto che coloro che sperano nelle divisioni si smentiranno".
"So che alcuni di voi potrebbero vedere l'Europa come lontana o addirittura lontana o addirittura perduta. Vi dico che non lo è. Sì, sono stati commessi degli errori. Le priorità sono state mal riposte, soprattutto a causa delle classi dominanti e dei media mainstream che hanno importato e replicato nel Vecchio Continente", ha affermato la premier.
La presidente Meloni ha fatto un passaggio sull'Ucraina ribadendo "la brutale aggressione" subito dal popolo ucraino e confidando nella collaborazione con gli Usa per raggiungere una "pace giusta e duratura" che, ha sottolineato, "può essere costruita solo con il contributo di tutti, ma soprattutto con forti leadership".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - Le "elite di sinistra" si sono "recentemente indignate per il discorso di JD Vance a Monaco in cui il vicepresidente ha giustamente affermato che prima di discutere di sicurezza, dobbiamo sapere cosa stiamo difendendo. Non stava parlando di tariffe o bilance commerciali su cui ognuno difenderà i propri interessi preservando la nostra amicizia". Mo ha sottolineato la premier Giorgia Meloni nel suo intervento al Cpac.
"Il vicepresidente Vance stava discutendo di identità, democrazia, libertà di parola. In breve, il ruolo storico e la missione dell'Europa. Molti hanno finto di essere indignati, invocando l'orgoglio europeo contro un americano che osa farci la predica. Ma lasciate che ve lo dica io, da persona orgogliosa di essere europea - ha detto ancora - Innanzitutto, se coloro che si sono indignati avessero mostrato lo stesso orgoglio quando l'Europa ha perso la sua autonomia strategica, legando la sua economia a regimi autocratici, o quando i confini europei e il nostro stile di vita sono stati minacciati dall'immigrazione illegale di massa, ora vivremmo in un'Europa più forte".
(Adnkronos) - "I nostri avversari - ha detto Meloni- sperano che il presidente Trump si allontani da noi. Ma conoscendolo come un leader forte ed efficace, scommetto che coloro che sperano nelle divisioni si smentiranno. So che alcuni di voi potrebbero vedere l'Europa come lontana o addirittura lontana o addirittura perduta".
"Vi dico che non lo è. Sì, sono stati commessi degli errori. Le priorità sono state mal riposte, soprattutto a causa delle classi dominanti e dei media mainstream che hanno importato e replicato nel Vecchio Continente".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "So che con Donald Trump alla guida degli Stati Uniti, non vedremo mai più il disastro che abbiamo visto in Afghanistan quattro anni fa. Quindi sicurezza delle frontiere, sicurezza delle frontiere, sicurezza energetica, sicurezza economica, sicurezza alimentare, difesa e sicurezza nazionale per una semplice ragione. Se non sei sicuro, non sei libero". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un messaggio al Cpac.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "C'è una crescente consapevolezza. C'è una crescente consapevolezza in Europa che la sicurezza è ora la massima priorità. Non puoi difendere la tua libertà se non hai i mezzi o il coraggio per farlo. La felicità dipende dalla libertà e la libertà dipende dal coraggio. Lo abbiamo dimostrato quando abbiamo fermato le invasioni, conquistato le nostre indipendenze e rovesciato i dittatori". Così la premier Giorgia Meloni in un messaggio al Cpac.
"E lo abbiamo fatto insieme negli ultimi tre anni in Ucraina, dove un popolo orgoglioso combatte per la propria libertà contro un'aggressione brutale. E dobbiamo continuare oggi a lavorare insieme per una pace giusta e duratura. Una pace che può essere costruita solo con il contributo di tutti, ma soprattutto con forti leadership".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - In Ucraina "un popolo coraggioso combatte contro una brutale aggressione". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al Cpac.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "I nostri avversari sperano che Trump si allontani da noi. Io lo conosco, e scommetto che dimostreremo che si sbagliano. Qualcuno può vedere l'Europa come distante, lontana. Io vi dico: non è così". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un messaggio alla convention Cpac a Washington.