“Meno di due anni per sconfiggere la pandemia“. È questo l’auspicio del direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus sui tempi necessari per uscire dall’incubo del Covid. “Oggi il virus si muove più velocemente perché sono aumentare le connessioni, ma allo stesso tempo abbiamo più tecnologia e conoscenze per fermarlo”, ha aggiunto nel corso del briefing a Ginevra sul coronavirus, ricordando come la precedente pandemia da spagnola durò proprio due anni.
Nel corso del suo intervento, Ghebreyesus ha anche puntato il dito contro chi commette reati di corruzione nell’approvvigionamento di dispositivi di protezione, come guanti e mascherine. “Equivale all’omicidio”, ha dichiarato ai giornalisti. “Se gli operatori sanitari si trovano a lavorare senza l’equipaggiamento di protezione personale, rischiano la loro vita e mettono a rischio anche la vita delle persone che assistono”, ha detto. Per questo, violare la legge per accaparrarseli a danno della collettività “è un crimine” che “deve cessare”.
Dall’Oms – proprio nei giorni in cui in Italia si dibatte sulle misure da applicare per il ritorno a scuola dei ragazzi – arriva anche un’indicazione sull’età a partire dalla quale è necessario omologarsi alle regole valide per gli adulti. “I bambini dai 12 anni in su dovrebbero indossare una mascherina nelle stesse condizioni degli adulti, in particolare quando non possono garantire una distanza di almeno un metro dagli altri e c’è una trasmissione diffusa nell’area”, ha affermato l’agenzia sanitaria delle Nazioni Unite nelle nuove linee guida sviluppate in collaborazione con l’Unicef, pubblicate oggi. Una raccomandazione diversa rispetto a quella indicata dal Comitato tecnico scientifico italiano nel suo protocollo per la ripartenza e contro cui si sono scagliate le ire dei dirigenti scolastici.