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Gente pubblica la foto della figlia di Totti, la tredicenne Chanel, in costume da bagno: volto oscurato, lato B in primo piano. Critiche in rete: “Ci sono codici per proteggere i minori”

In molti su Twitter fanno appello a non condividere la foto, o a sfocarla, per non contribuire ulteriormente alla diffusione della foto di una ragazza minorenne. Il giornalista Ciro Pellegrino sui social invita i colleghi a ripassare la Carta di Treviso

“In copertina, la coppia più bella e dolce dell’estate: il super capitano Francesco Totti con la figlia Chanel, che a 13 anni è un fiore“. Così la direttrice di Gente, Monica Mosca, presenta la storia di copertina del settimanale in edicola. Ma la foto, “esclusiva” del rotocalco, è finita al centro delle polemiche: Chanel, appena adolescente, viene ritratta di spalle, in mare, in costume da bagno. Il volto è stato sfocato con i pixel, perché è minorenne, ma tutto il resto è bene in evidenza, in particolare il lato B.

Più che sulla vacanza in famiglia, l’attenzione del giornale si concentra sulla ragazza e sul suo aspetto fisico: lo conferma il titolo, che la definisce “la gemella di mamma Ilary“. Somiglianza impossibile da dedurre con il volto coperto, come fa notare il giornalista Ciro Pellegrino che in una serie di tweet invita i colleghi a ripassare la Carta di Treviso, il codice deontologico firmato a protezione dei minori e dello sfruttamento della loro immagine. “Un titolo a caso – risponde Debora – Hanno oscurato il viso, volevano solo una scusa per per buttare una tredicenne in copertina” scrive, ricordando un caso simile, che riguardava Aurora Ramazzotti, figlia della conduttrice Michelle Hunziker.

Spero che Totti quereli il giornale” scrive un utente. “Fai caciara che t’appoggio”, risponde una ragazza, rivolgendosi al Capitano in dialetto romanesco. In molti su Twitter fanno appello a non retwittare la foto, o a condividerla sfocando la ragazza o coprendola con un adesivo, in modo da non contribuire ulteriormente alla diffusione della foto di un’adolescente. “State sessualizzando l’immagine di una donna minorenne“.