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Scuola, Ascani: “A settembre deve riaprire, non c’è altra possibilità. Da questo dipende la credibilità del Paese”

“La scuola deve riaprire, non c’è altra possibilità. Da questo dipende la credibilità non di un ministero o di un governo, ma del Paese che non possiamo permetterci di mettere in discussione”. Lo ha detto la viceministra all’Istruzione, Anna Ascani, durante un incontro al Meeting di Rimini. La viceministra ha spiegato: “Stiamo lavorando da mesi, insieme a tutto il personale, i dirigenti scolastici, insieme a tutti gli attori e agli enti locali, per tornare a fare scuola in presenza, dobbiamo restituire il pieno diritto all’istruzione ai nostri ragazzi”.
Ma questo, secondo Ascani, è un obiettivo di “brevissimo termine”. Quello di “lungo termine è fare in modo che una parte consistente dei fondi Next Generation Ue siano destinati alla nuova generazione europea e quindi al luogo nel quale quella generazione si forma e cresce – e per questo ha aggiunto – più che dibattere sul banco monoposto e su questioni non irrilevanti, ma che hanno meno importanza di altre, noi dobbiamo chiederci qual è il ruolo della scuola e quindi sulla base di questo che tipo di modello vogliamo costruire”.
E qui ha indicato le priorità: investimenti sugli edifici scolastici, il legame tra scuola e mondo del lavoro e la formazione dei docenti. Su questo ultimo punto: “sia sul percorso che si fa per diventare insegnanti che durante la loro carriera professionale, un insegnante che non vede una prospettiva di crescita e’ meno stimolato a fare di più e meglio. Deve esistere un percorso, scelte che i docenti devono poter fare, una flessibilità per mettersi in gioco con una crescita che non sia solo la possibilità di fare il concorso per dirigente scolastico”.