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Briatore ricoverato per covid in condizioni “serie”. Luca Telese: “I migliori auguri. Ma non ignoriamo che il ‘modello Billionaire’ è negativo”

Oltre alle parole del giornalista molti gli utenti che stanno facendo gli auguri all'imprenditore sui social. Non senza qualche polemica: "Zangrillo capirà che il virus non è clinicamente morto?", scrive qualcuno

È l’Espresso a dare la notizia: Flavio Briatore è stato ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano per aver contratto il Covid. L’imprenditore sarebbe arrivato nella struttura milanese lunedì. Le sue condizioni sarebbero “serie”. L’imprenditore, nei giorni scorsi, aveva duramente criticato il governo per le misure anti coronavirus e per la chiusura del suo locale sardo, il Billionaire. Sui social le prime reazioni. “Voglio fare i migliori auguri a #Briatore. Ma ciò non significa ignorare che il focolaio billionaire è frutto di uno stile, di un modello culturale, di una gestione sprezzante di territorio, uomini e cose. Non per punire, perché la punizione è già grande: perché non si ripeta“, twitta Luca Telese. “Leggo ora che #Briatore starebbe male, causa Covid. Ovviamente cancello lo status scritto prima che la notizia circolasse. Per rispetto della persona gli auguro di guarire. E poi di rifletterci su“, fa eco l’europarlamentare Pd, Majorino. Molti gli utenti che hanno voluto dire la loro, esprimendo solidarietà a Briatore: “Gli auguro una pronta guarigione… Zangrillo capirà che il virus non è clinicamente morto?”, “Auguro a Briatore di guarire presto. E subito dopo di usare la sua notorietà per sensibilizzare la gente sui rischi del coronavirus. Oltre ovviamente a donare una paccata di milioni agli ospedali e alla ricerca“, “Gli auguro sinceramente di guarire presto per poi scusarsi per tutte le idiozie che ha detto in Tv 5 giorni fa”. E ancora: “Spero che le persone capiscano che il contagio del Covid non è frutto del caso ma dei comportamenti imprudenti se non addirittura irresponsabili. Spero che Briatore si riprenda presto e sia d’esempio per chi nega che esista un problema estremamente serio e pericolosissimo“.