I primi dati di laboratorio sulla signora romana cinquantenne che si è sottoposta volontariamente al nostro vaccino sono molto confortanti. La signora gode di ottima salute, sta benissimo e sarà richiamata da noi nei prossimi giorni per essere controllata”. Lo annuncia a “Coffee break” (La7) il direttore sanitario dell’Inmi Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, a proposito della prima inoculazione del vaccino sperimentale italiano contro il covid.
E aggiunge: “Voglio ricordare che la signora ha lanciato un messaggio importante: voglio essere utile alla società, credo molto nella sanità pubblica e nello Spallanzani e lancio un appello a tutti perché siano responsabili”.

Vaia rivolge un monito ai colleghi: “Faccio un po’ di autocritica: dobbiamo smetterla come comunità scientifica di lanciare troppi proclami. Non dobbiamo essere, da un lato, eccessivamente catastrofisti e dall’altro ottimisti di maniera. Siamo in un fase di alert, ma non è preoccupante, né catastrofica. I numeri sono quelli, ma, più che utilizzare grafici e algoritmi, è necessario osservare in questo momento l’atteggiamento dei giovani, che prudenzialmente in questa fase devono aumentare ancora di più la loro soglia di attenzione – conclude – perché possono essere inconsapevolmente vettori di una maggiore diffusività del virus. Questa è la cosa su cui dobbiamo porre attenzione e fa giustizia di tante sciocchezze che si sono dette in questo periodo: il virus muore, il virus scompare col caldo, il virus colpisce solo gli anziani. Il virus colpisce tutte le età. Il virus non ha una pietas”.

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