Duro monito di Massimo Galli, primario del reparto Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, all’indirizzo della Regione Lombardia sulla mancata organizzazione tempestiva del vaccino anti-influenzale e sui problemi relativi ai tamponi all’aeroporto di Milano Malpensa.
Ospite di “In Onda” (La7), l’infettivologo premette: “Quando le malattie degenerative sono croniche, il loro nome finisce in ‘osi’. Quando sono acute, il loro nome finisce in ‘ite’. Questo paese soffre di ‘regionalosi’ per quanto riguarda la sanità, con picchi di ‘regionalite’ quando ci si trova a dover gestire una situazione come questa. Non si può andare avanti con chiunque che dice la qualunque e che applica la qualunque”.
Poi il riferimento alla Regione Lombardia: “Non si può neanche andare avanti con certi picchi di inefficienza: venerdì scorso alla Malpensa arriva un volo dalla Spagna previsto alle 19.00 e hanno chiuso i tamponi. Ma allora perché mettete le indicazioni? Non si può francamente andare avanti così. Vorrei essere smentito, ma si è scoperto che ci sono fior di Regioni che sono arrivate in ritardo sul procurarsi i quantitativi necessari di vaccino anti-influenzale. E c’è una Regione di primaria importanza che fino al 15-10 novembre non potrà cominciare la campagna per il vaccino. Ditemi se questa situazione si può accettare. Io dico di no”.