La notizia è stata riportata dal New York Times: secondo le forze dell'ordine all'origine ci sarebbe lo scontro tra i dimostranti e un gruppo di uomini armati che volevano proteggere le loro attività commerciali. Donald Trump: "Bisogna porre velocemente fine al problema"
Gli Stati Uniti nuovamente scossi dalle proteste antirazziste a tre mesi dalla morte di George Floyd, soffocato dagli agenti di polizia a Minneapolis. Anche questa volta, all’origine degli scontri, c’è la violenza della polizia nei confronti di un afroamericano: è Jacob Blake, 29enne a cui un agente ha sparato diversi colpi alla schiena a Kenosha, Wisconsin, lasciandolo paralizzato. Nella cittadina del Midwest la scorsa notte sono morte due persone e una è rimasta ferita, mentre il governatore dello Stato, il democratico Tony Evers, ha dichiarato lo stato di emergenza nel timore che le violenze e gli atti vandalici, come è successo, possano protrarsi per la terza notte consecutiva. Trump, parlando alla Convention repubblicana, ha chiesto in linea col suo motto law and order – come fatto anche per gli scontri nel caso di Floyd – di “porre velocemente fine al problema”, mentre la consorte Melania, dal Rose Garden della Casa Bianca, ha chiesto la fine degli “atti vandalici in nome della giustizia” esortando a “unirsi in modo civile per poter lavorare e vivere secondo i nostri ideali americani”. Non una parola, però, sugli abusi di potere della polizia, specialmente sugli afroamericani, che sono il cuore del movimento di protesta Black Lives Matter.
Scontri a Kenosha – Lo sceriffo David Beth ha detto al quotidiano che la sparatoria ha avuto luogo in una strada vicino a un distributore di benzina di Kenosha. La polizia sta indagando per ricostruire l’esatta dinamica: sembra che gli spari siano nati dal conflitto tra i dimostranti e un gruppo di uomini armati che volevano proteggere le loro attività commerciali dai saccheggi e dalle devastazioni. Dai video postati on line si vedono numerose persone correre per le strade di Kenosha con in sottofondo il rumore dei colpi di pistola e alcuni giovani a terra. Gli scontri vanno avanti da tre giorni, tra lacrimogeni, vetrine sfondate e proiettili di gomma usati dalla polizia per disperdere i manifestanti che non rispettano il coprifuoco. Alcuni dimostranti hanno circondato il tribunale della contea, tentando di abbattere le recinzioni. E il presidente Donald Trump esorta il governatore del Wisconsin a ricorrere agli uomini della Guardia nazionale per evitare nuovi vandalismi e violenze.