Polemica rovente a “In onda” (La7) tra la senatrice di Fratelli d’Italia, Daniela Santanchè, e il deputato di Liberi e Uguali, Nicola Fratoianni.
La parlamentare accusa il governo di non aver saputo gestire con un’adeguata organizzazione dei tamponi coloro che rientravano dall’estero e gli ‘immigrati clandestini’.
Fratoianni insorge: “Eccoci, è arrivata. Santanché ce l’ha fatta finalmente, grande. One woman show”. E chiede ripetutamente la parola, mentre la senatrice continua il suo intervento, fin quando non la rimbrotta uno dei conduttori, Luca Telese.
Il portavoce di Sinistra Italiana commenta: “Per la Santanchè il problema sono i clandestini. In realtà, noi abbiamo un grande e serissimo problema: la capacità di fare il più ampio numero possibile di tamponi. Ce l’ha insegnato il professor Crisanti molti mesi fa. L’unica strategia che funziona è fare il massimo numero di tamponi possibile, in modo da cercare preventivamente chi si ammala. Questa è la sfida che abbiamo davanti e riguarderà soprattutto la scuola”.
Poi si rivolge a Santanchè: “In queste settimane avete fatto continue polemiche strumentali contro il Comitato Tecnico Scientifico, affermando che le norme sulla scuola erano troppo restrittive. Lo hanno detto oggi Toti e Zaia, come se il problema della sicurezza dei ragazzi fosse il metro di distanza. Allora, togliamo ogni restrizione, così ci ammaliamo tutti”.
Santanché dissente e interrompe Fratoianni, che ribatte: “Santanchè, abbia pazienza. Ha parlato tutta la serata e io non l’ho mai interrotta. Mi faccia dire due cose, lo dico in modo educato. Poi finirà questo blocco e lei magari continuerà davanti allo specchio. E’ abituata a fare così. La verità è che ve la prendete coi migranti, come in Sicilia, quando non siete capaci di dare risposte. In Sicilia ci sono gli aliscafi che vanno alle isole pieni di persone l’una sopra all’altra. Ve la prendete coi migranti che sono quelli più controllati quando arrivano. E poi vengono ammassati in centri, dove rischiano di prendersi il covid, come ogni altra forma di patologia, perché chiunque viva l’uno sull’altro rischia di essere esposto dal punto di vista sanitario”.