A prima vista sembrerebbe un semplice monolite fatto di carbonio. In realtà si tratta di una nuova architettura costruttiva, flessibile e ultraleggera, studiata per le future supercar della McLaren dotate di tecnologia di propulsione ibrida. Un capolavoro di ingegneria interamente sviluppata e prodotta presso il McLaren Composites Technology Centre (costato 55 milioni di euro), situato nella regione dello Sheffield nel Regno Unito. La prima supercar ibrida di McLaren che beneficerà di questa avanzata architettura sarà presentata nel 2021.

“Questa innovativa architettura è in tutti sensi rivoluzionaria quanto il telaio MonoCell che introducemmo con la prima vettura che la società presentò, la 12 C, quando ci lanciammo nella produzione di veicoli 10 anni fa”, spiega in una nota ufficiale Mike Flewitt, Ceo del marchio: “Questo nuovo telaio ultraleggero in fibra di carbonio vanta una maggiore solidità strutturale e livelli di qualità più elevati che mai, con la nuova struttura, MCTC che sta crescendo rapidamente ed a cui viene riconosciuto un ruolo di primo piano per la ricerca, l’applicazione, creazione e produzione di materiali compositi”.

Per la costruzione di questa vasca di carbonio sono stati adoperati, per la prima volta, tecniche e processi innovativi, come quelli messi a punto per sopprimere tutti gli eccessi di massa e ridurre il peso complessivo della vettura, migliorandone le qualità di sicurezza. “La nostra avanzata competenza nei processi e nella produzione di compositi leggeri combinata alla nostra esperienza nelle tecnologie avanzate delle batterie e nei sistemi di propulsione ibrida ad alte prestazioni, garantisce una offerta da parte nostra e per i nostri clienti di motorizzazioni ibride ad alte prestazioni sino ad oggi semplicemente inaccessibili”, afferma Flewitt: “Per noi la leggerezza e l’elettrificazione vanno mano nella mano per ottenere migliori prestazioni oltre a veicoli più efficienti”.

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