Una firma attesa, dopo giorni di ritardo che avevano portato anche alla polemica tra Gualtieri e il ministro Spadafora, che aveva parlato lunedì di "tempi lunghi che non dipendono da me". Oggi dal dicastero replicano: il provvedimento è stato siglato non appena ricevuta la versione definitiva dagli uffici del ministero dello Sport
Si sblocca la rata di giugno del bonus 600 euro dedicato ai lavoratori dello sport: il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha firmato il decreto interministeriale attuativo dell’articolo 12 del decreto Agosto sulle modalità di erogazione dell’indennità. Una firma attesa, dopo giorni di ritardo che avevano portato anche alla polemica tra Gualtieri e il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora. “Il ministro dell’Economia purtroppo non ha ancora firmato il decreto per il trasferimento a Sport e Salute delle risorse per l’indennità di giugno di cui in tanti mi chiedete. Stiamo sollecitando ogni giorno!”, aveva scritto su Facebook Spadafora due giorni fa. Oggi da via Venti Settembre arriva la replica: si precisa che il provvedimento è stato siglato oggi, spiegano dal dicastero, non appena ricevuta la versione definitiva dagli uffici del ministero dello Sport.
Lo sfogo di Spadafora di lunedì era chiaro: nel suo post il ministro parlava di “tempi a volte più lunghi di quanto vorremmo a causa di impedimenti che non dipendono da me“. Una presa di posizione che Gualtieri, secondo Dagospia, non ha gradito, sottolineando di essere speso in prima persona per garantire che una parte delle risorse venisse dedicata ai lavoratori dello sport.
In Italia ce ne sono almeno 100mila, e un milione di volontari, ma praticamente nessuno è contrattualizzato. I dipendenti superano di poco il 10%. Tutti gli altri hanno solo un rapporto di collaborazione, senza tutele né contributi, che semplicemente permette di percepire fino a 10mila euro l’anno esentasse. Per questi lavoratori l’emergenza Covid èstata un disastro: chiuse palestre (dove lavora circa il 70%), sospese le attività di associazioni, società e centri. Dal poco di sempre rischia vano di passare al nulla: per questo il governo ha previsto anche per loro l’indennità di 600 euro.