Parte da Bari e va a Istanbul per sottoporsi a un trapianto di capelli. Volo, Turkish Airlines. È il 9 novembre 2019 ma come riporta la Gazzetta del Mezzogiorno, la storia viene fuori adesso per un motivo preciso. Dunque, l’uomo arriva, si fa l’intervento di auto-trapianto che va a buon fine e l’11 novembre è pronto a ripartire, con bulbi nuovi di pacca. Prende quindi il volo di ritorno. Ma chiamiamola sfortuna, karma, fato o magari col suo nome, cappelliera, ecco che accade l’ineluttabile. Perché proprio da una cappelliera chiusa male un bagaglio cade sulla testa dell’uomo, colpisce i bulbi nuovi di zecca e addio. Le ferite si riaprono, il sangue, e soprattutto il tormento: gli era stata raccomandata attenzione per tutelare il buon esito del trapianto. Tormento che ha trovato ragion d’essere: i capelli sono ricresciuti ovunque ma non nella zona della botta. Lì è rimasta una landa desolata. Ecco che oggi l’uomo ha deciso di chiedere i danni alla compagnia aerea. Secondo Studio3A, che rappresenta l’uomo, la Turkish Airlines è responsabile per danni e lesioni a bordo del velivolo. Che succederà? L’uomo riuscirà ad avere un rimborso laddove non è riuscito a infoltire tutta la capigliatura?