Televisione

Festival di Castrocaro 2020, vincono i Watt (avranno un posto all’audizione per la categoria Giovani al Festival di Sanremo 2021)

“Fiori da Hiroshima” della giovanissima band milanese ha convinto la giuria artistica formata da Bugo, dalla cantautrice e scrittrice Maria Antonietta, dal produttore artistico Taketo Gohara e da Riccardo Zanotti, voce e chitarra dei Pinguini Tattici Nucleari. I Watt potranno presentarsi per conquistare un posto tra le Nuove Proposte di Sanremo 2021. Al promettente Fellow il premio Siae per la canzone “Fire”

di Andrea Conti

La band milanese Watt con il brano inedito “Fiori da Hiroshima” ha vinto la 63esima edizione del Festival di Castrocaro, presentata da Stefano De Martino. La 15enne Greta Elisa Ravelli Rampoldi (voce), Matteo Ravelli Rampoldi (19 anni), Luca Corbani e Luca Vitariello (entrambi di 21 anni) sono ammessi di diritto all’audizione dal vivo del 71esimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo nella sezione Nuove Proposte, alla presenza della Commissione artistica. “Il brano – raccontano i Watt – è nato un anno fa da un giro di chitarra registrato al cellulare. Era un momento delicato personalmente per alcuni di noi, da lì ci è venuto il senso del brano. Nessuno conosce le difficoltà di essere giovani in generale, e giovani oggi, come i ragazzi stessi. Siamo spesso etichettati come superficiali, persi nei social, nell’apparire e nelle cose materiali. Ma in realtà dentro di noi c’è un bel casino. Per questo cerchiamo di portare fuori qualcosa di buono dalla nostra bomba nucleare interiore”.

La band e altri sette concorrenti sono stati giudicati dalla giuria artistica composta dal cantautore Bugo, dalla cantautrice e scrittrice Maria Antonietta, dal produttore artistico Taketo Gohara e da Riccardo Zanotti, voce e chitarra dei Pinguini Tattici Nucleari. Tutti e quattro i giudici hanno interagito con i concorrenti con consigli, accompagnamenti musicali e dibattiti sulla forma canzone. Bugo, ad esempio, ha accompagnato con la sua chitarra uno dei concorrenti su “Piccola anima”, di Ermal Meta, mentre Taketo Gohara ha suonato il suo Mellotron su “Wuthering Heights” di Kate Bush. Un meccanismo interessante che potrebbe anche essere assorbito dai talent show.

Hanno vinto i migliori? Non proprio. I Watt si sono mostrati troppo acerbi e il loro brano inedito “Fiori da Hiroshima” non ha convinto fino in fondo per sonorità e originalità. Non sono stati all’altezza nell’esecuzione delle cover “Rolls Royce” di Achille Lauro e “Vacanze romane”, quest’ultimo successo dei Matia Bazar è stato un vero e salto nel buio per la giovanissima vocalist che ha anche commesso diversi errori, durante la sua esecuzione. Tra tutti i concorrenti avrebbero sicuramente meritato una occasione per le audizioni al Festival il 20enne Federico Castello, in arte Fellow con una voce intensa e una carica interpretativa. Un concorrente davvero interessante nonostante la giovane età. Fellow ha vinto comunque con il singolo “Fire” che si è aggiudicato il Premio Siae. Altro cantante degno di nota il cantautore Niccolò Dainelli, in arte Daino (secondo classificato) che ha colpito da subito con la cover della bellissima “Estate” di Bruno Martino. Buona performance anche per Stefano Farinetti, in arte Neno, proveniente dalla fucina di “Amici di Maria De Filippi” che si è piazzato al terzo posto.

Infine, sempre da “Amici”, sul palco del Padiglione delle Feste di Castrocaro Terme e Terra del Sole, si è presentato anche Jacopo Ottonello con un look molto diverso rispetto a quando è entrato al talent, ma sempre con un bel potenziale, che deve essere ancora sfruttato al meglio. Punti tutto su un repertorio che sia interessante e sulla buona gestione dell’immagine.

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