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Filippo La Mantia chiude il ristorante di Milano: “Siamo una delle 500 categorie che avrebbero bisogno di aiuti. Prima i pensionati, noi diamoci da fare”

"Non possiamo aspettare i sussidi dello Stato, che qualcuno ci venga a dare dei soldi, ma dobbiamo darci da fare per ripartire. Bisogna aiutare piuttosto i pensionati che fanno fatica a campare. Mia mamma prende meno di 700 euro al mese, senza il mio aiuto sarebbe in seria difficoltà", ha detto lo chef a Il Giorno

di F. Q.

Filippo La Mantia dice addio al suo ristorante milanese. Il popolare chef e marito della famosa influencer Chiara Maci non ce la fa: incassi ridotti e spese altissime, diventate insostenibili con il coronavirus, il lockdown e la successiva fase di lenta ripresa. La notizia l’ha data lui stesso a In onda. Affitto di 28 mila euro (ridotto dai proprietari dell’immobile alla metà ma solo per due mesi) e 40% di entrate in meno: impossibile restare aperti. Cercherà un locale più piccolo perché la sua intenzione è quella di non lasciare Milano. “Ho ricevuto alcune proposte, e le sto raccogliendo in una cartellina – ha raccontato a Il Giorno – La mia ricerca è appena iniziata, conto di fare un punto tra ottobre e novembre. Il primo febbraio del 2021 consegnerò le chiavi del locale in piazza Risorgimento, e almeno fino a gennaio il ristorante rimarrà aperto. Se entro quella data avrò trovato un nuovo spazio ci trasferiremo immediatamente, altrimenti aspetteremo qualche mese. Sono deciso a rimanere a Milano, solo in uno spazio ridotto e più sostenibile economicamente. Intanto abbiamo chiesto la risoluzione del contratto d’affitto con cinque anni di anticipo”. E lo chef ha anche aggiungo che secondo lui “in Italia ci sono 500 categorie che potrebbero aver bisogno di sostegno e noi siamo solo una delle tante. Non possiamo aspettare i sussidi dello Stato, che qualcuno ci venga a dare dei soldi, ma dobbiamo darci da fare per ripartire. Bisogna aiutare piuttosto i pensionati che fanno fatica a campare. Mia mamma prende meno di 700 euro al mese, senza il mio aiuto sarebbe in seria difficoltà”.

Filippo La Mantia chiude il ristorante di Milano: “Siamo una delle 500 categorie che avrebbero bisogno di aiuti. Prima i pensionati, noi diamoci da fare”
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