Lobby

Rete a banda larga unica, da Vodafone, Wind e Sky apertura al governo: “Ma cruciale che gli accordi garantiscano indipendenza strategica”

Lunedì il cda di Tim che dovrebbe dare il via libera all’operazione FiberCop, il veicolo in cui sarà trasferita la rete secondaria con la partecipazione del fondo Kkr e le attività in essere in FlashFiber, joint-venture tra Tim e Fastweb. Gli ad di Fastweb e Tiscali a Gualtieri e Patuanelli: "E' una scelta epocale di separazione societaria della rete attraverso cui asset storicamente prerogativa di Tim verranno conferiti in un veicolo terzo, peraltro aperto alla partecipazione del governo e altri operatori"

Nuovi progressi lungo il percorso per la creazione di una società unica per gestire la rete a banda larga, dopo il semaforo verde del governo. Vodafone, WindTre e Sky, che avevano manifestato preoccupazione per la rete unica, hanno incontrato in conference call i ministri dell’Economia e dello Sviluppo economico con un esito definito “costruttivo“. Le tre società, in una nota congiunta, hanno spiegato che il governo ha “illustrato le linee-guida del progetto di realizzazione di una rete unica per la banda ultra larga che garantisca un mercato competitivo, trasparente e neutrale“.

Lunedì è previsto il cda di Tim che dovrebbe dare il via libera all’operazione FiberCop, il veicolo di nuova costituzione in cui sono previsti il trasferimento della rete secondaria con la partecipazione del fondo Kkr e le attività in essere in FlashFiber, la joint-venture tra Tim e Fastweb. Intanto Alberto Calcagno e Renato Soru, ad di Fastweb e Tiscali, le due società che hanno annunciato accordi per entrare nel veicolo che dovrebbe esser varato lunedì, hanno inviato una lettera ai ministri Gualtieri e Patuanelli. E “in qualità di concorrenti storici di Tim” scrivono che con FiberCop “le reti in rame ed in fibra presenti e future non saranno più (come lo sono ora) integrate dentro Tim ma scorporate in una società terza: si tratta di una scelta epocale di separazione societaria della rete attraverso cui asset storicamente prerogativa di Tim verranno conferiti in un veicolo terzo, peraltro aperto alla partecipazione del governo e di altri operatori”. Si tratterà di “una sorta di club investment in cui i soggetti realmente interessati ad investire nelle reti possono trovare spazio e partecipare alle decisioni cruciali sulle infrastrutture nel Paese“.

FiberCop dovrebbe esser il primo step per poi dar vita a una rete unica con il conferimento dell’infrastruttura di Open Fiber, il ruolo centrale di Cdp e l’arrivo anche della rete principale di Tim. I manager di Vodafone, WindTre e Sky – spiega la nota – “hanno molto apprezzato la disponibilità del governo a condividere con tutti gli operatori, sin da questa fase iniziale, la definizione del progetto. L’incontro ha fornito ai manager l’occasione per esporre i loro punti di vista in merito alla indipendenza strategica e operativa della nuova società. Questa indipendenza è il fattore cruciale per uno sviluppo rapido e diffuso della rete a banda ultra larga, fondamentale per la realizzazione di una piena digitalizzazione del Paese, portando ovunque la fibra fino alle sedi degli utilizzatori finali (FTTH – Fiber to the Home). Gli accordi societari e di governance – per i quali sono stati confermati indipendenza e ruolo guida di Cdp – saranno cruciali per conseguire questo obiettivo”.