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Bimbo gioca con le bolle di sapone e la vicina di casa chiama i vigili. La madre: “Umiliati come criminali”

Il figlio autistico che gioca con le bolle di sapone è diventato motivo dell'arrivo dei vigili. "Molte non vanno lontano ma cadono giù dalla condomina del piano terra - ha spiegato la donna a Il Messaggero - Una settimana fa mi ha inviato una lettera a firma del suo avvocato, prima di allertare la polizia municipale"

Le bolle di sapone. Al centro di questa storia raccontata dalla protagonista a Il Messaggero ci sono le bolle di sapone, ‘classico’ divertimento dei bambini. Una donna però si è vista arrivare a casa i vigili chiamati dalla vicina (del piano di sotto): le bolle sporcavano per terra. E prima ancora, le era arrivata una lettera dall’avvocato. Il motivo? Il solito: il figlio autistico che gioca con le bolle di sapone. “Molte non vanno lontano ma cadono giù dalla condomina del piano terra – ha spiegato la donna – Una settimana fa mi ha inviato una lettera a firma del suo avvocato, prima di allertare la polizia municipale”. Un’umiliazione, questo ha subito la donna: “L’arrivo dei vigili urbani mi hanno umiliata. Mi sono sentita come se io e mio figlio fossimo dei criminali. Lui ha sempre più bisogno di attenzioni e uno dei pochi modi per riuscire a distrarlo sono quelle bolle di sapone”.