L’ex presidente Barack Obama, appassionato di basket, “parla regolarmente con giocatori e funzionari” dell’Nba. E “quando gli è stato chiesto è stato felice di dare dei consigli ad un piccolo gruppo di giocatori“. Un dialogo che si è rafforzato dopo la storica decisione di boicottare i play-off rifiutandosi di scendere in campo, in segno di protesta per il caso Jacob Blake e di sostegno alle manifestazioni per la giustizia razziale. L’ex inquilino della Casa Bianca ha discusso con loro varie idee per il futuro, tra cui la formazione di “un comitato per la giustizia sociale“, che permettano ai giocatori di “fare leva sulla loro visibilità per il bene dopo il loro coraggioso sciopero, fonte di ispirazione, per la vicenda di Jacob Blake”. A raccontarlo a The Hill è stata la portavoce di Obama, Katie Hill.
Il comitato dovrebbe “assicurare che le azioni dei giocatori e della lega di questa settimana portino ad un continuo, significativo impegno per le riforme della polizia e del sistema giudiziario“, ha concluso la portavoce, che non ha detto con quali giocatori Obama si sia incontrato. Secondo il giornale The Athletic del gruppo facevano parte LeBron James e Chris Paul. Obama nei giorni scorsi ha espresso nei giorni scorsi su Twitter il suo sostegno allo sciopero lodando giocatori, allenatori e lega per aver “dato l’esempio. C’è bisogno di tutte le istituzioni – aveva aggiunto – per lottare per i nostri valori”.
I commend the players on the @Bucks for standing up for what they believe in, coaches like @DocRivers, and the @NBA and @WNBA for setting an example. It’s going to take all our institutions to stand up for our values. pic.twitter.com/rUGETgAt7P
— Barack Obama (@BarackObama) August 27, 2020