Se non è rottura definitiva poco ci manca. Sono sempre più tesi i rapporti tra Lionel Messi e il Barcellona: il fantasista argentino non si è presentato nel ritiro del club per sottoporsi ai test per il Covid propedeutici all’inizio degli allenamenti previsti per domani, i primi con il nuovo allenatore Ronald Koeman. Adesso la società minaccia una multa, quando ormai il suo addio dalla squadra catalana sembra sempre più vicino. Destino e comportamento opposto da parte di un altro sicuro partente: Luis Suarez si è presentato regolarmente nonostante il tecnico gli abbia già comunicato che non fa più parte del progetto. L’attaccante argentino era atteso alla Ciudad Deportiva per le 10.15 e non si è visto. Il braccio di ferro con il Barcellona, dunque, continua. La sua assenza ai controlli, infatti, comporta che automaticamente il giocatore non potrà partecipare alla prima seduta degli allenamenti. Ma ormai, del resto, sembra proprio che Messi al Barcellona non ci voglia più stare: oltre alla comunicazione ufficiale al club, il giocatore ha già manifestato la sua intenzione di seguire il suo vecchio allenatore, Pep Guardiola, al Manchester City, beffando così i sogni dei tifosi di Psg, Juventus e Inter.
Il Barcellona tuttavia non è intenzionato a cedere Messi prima della scadenza del contratto, attualmente previsto per il 30 giugno 2021; il giocatore ha già provato a svincolarsi gratuitamente facendo appello a una clausola, che però secondo il club è scaduta a giugno. Soci e tifosi, intanto, chiedono le dimissioni del presidente Josep Maria Bartomeu, considerato il fautore di questa rottura. Alcuni sostenitori dell’attaccante, inoltre, sono addirittura scesi in piazza per cercare di convincere il giocatore a continuare a vestire la casacca blaugrana. Il rischio è che adesso si passi alle vie legali, perché se è vero che la clausola è scaduta, il giocatore può comunque essere ceduto al prezzo di 700 milioni di euro. Una cifra esorbitante che, però, in tribunale potrebbe essere abbassata, arrivando fino a 500 milioni per i media spagnoli, o addirittura 200 per quelli inglesi.
Per il momento, dunque, la situazione è bloccata: o il City paga per la clausola o il giocatore rimane, anche se averlo nella rosa senza che lo stesso lo desideri potrebbe comunque essere inutile. Il giocatore potrebbe tentare un colpo e firmare già per il Manchester City, ma dovrebbe comunque o aspettare la decisione in merito della Fifa oppure sperare che dagli Emirati arrivino per conto del club inglese i finanziamenti necessari per pagare la clausola e chiudere definitivamente questa storia acquistando il cartellino del giocatore.