Cronaca

Covid, per 8 lombardi su 10 si deve indagare su errori di Regione o governo: in cima alla lista ci sono Fontana e Gallera. Il sondaggio

L'83% dei cittadini lombardi chiede alla magistratura di fare luce su eventuali responsabilità delle amministrazioni pubbliche. È quanto emerge dal sondaggio svolto da YouGov per il comitato dei parenti delle vittime "Noi denunceremo"

È giusto che la magistratura indaghi sulle eventuali responsabilità politiche nella fase di emergenza da Covid-19. Lo pensano ben otto lombardi su dieci. A dirlo è il sondaggio fatto da YouGov tra la fine di luglio e l’inizio di agosto e commissionato dal comitato “Noi denunceremo”, che raccoglie i parenti delle vittime da coronavirus e che si è dato l’obiettivo, attraverso centinaia di denunce presentate alla Procura della Repubblica di Bergamo, di chiedere giustizia.

Agli intervistati è stato chiesto se fosse opportuno valutare, a livello giudiziario, errori e inadempienze in capo alle pubbliche amministrazione. E, in caso di risposta affermativa, se avessero maggiori responsabilità la Regione Lombardia o il governo. Ebbene, l’83% dei lombardi sentiti dall’istituto hanno risposto che è giusto che i magistrati indaghino, il 7% non ha un’opinione in merito e il 10% ritiene che non sia necessario. Sulle responsabilità istituzionali nella gestione dell’epidemia sono i vertici del Pirellone a uscirne peggio. Secondo il 32%, infatti, sono i principali responsabili degli errori commessi; il governo segue con il 21%, mentre per un 34% le responsabilità sono da dividere tra esecutivo Conte e giunta Fontana.

I più critici nei confronti della Regione Lombardia sono i milanesi (il 36% dei cittadini è convinto che l’amministrazione a guida leghista sia la prima responsabile), mentre la percentuale più bassa viene fatta registrare da bergamaschi e bresciani (23%), secondo i quali governo a Regione andrebbero messi sullo stesso piano (46%).