Nell’hotspot ci sono ancora 1.219 persone, dopo le 307 trasferite nella notte. Oggi la riunione con le associazioni che minacciavano la protesta, poi la telefonata del premier al primo cittadino: "Il presidente era informatissimo sulle cose che sono successe qui e sul lavoro fatto con il ministero dell’Interno. Mi ha detto: 'Mercoledì ci vediamo. Vieni qua, parliamo, risolviamo il problem'"
Il sindaco di Lampedusa e il presidente della Regione Sicilia sono stati convocati dal premier Giuseppe Conte a Roma mercoledì. La telefonata del presidente del Consiglio al primo cittadino dell’isola, Totò Martello, ha congelato lo sciopero generale minacciato domenica dallo stesso sindaco: “Lo sciopero è stato rinviato in attesa delle risposte che arriveranno da Roma”, ha spiegato Martello. Che poi ha proseguito riferendosi anche al governatore Nello Musumeci: “Ci sono alcune cose che deve fare la Regione Sicilia nei confronti del popolo di Lampedusa e altre che devono essere fatte da Roma. Appena ci saranno i provvedimenti fatti, Conte verrà anche a Lampedusa. Che il governo ci convochi, vista l’emergenza che c’è a Lampedusa, è un fatto concreto“. Il sindaco ha aggiunto di essere soddisfatto dell’invito a Palazzo Chigi: “Intanto si tratta di una forma di solidarietà, poi vedremo”, ha chiarito.
Sono 307 i migranti che, fra la notte scorsa e lunedì mattina, hanno lasciato l’hotspot di Lampedusa dove ci sono ancora 1.219 persone. Una situazione che nei giorni scorsi ha portato a momenti di tensione davanti al Comune, dove un gruppo di cittadini ha manifestato per chiedere la chiusura dell’hotspot dell’isola. Alla guida della protesta l’ex senatrice leghista Angela Maraventano che la notte scorsa ha protestato anche al porto. Questa mattina poi si è tenuto un incontro tra il sindaco e alcuni imprenditori, commercianti locali e cittadini, per decidere sulla possibilità di uno sciopero generale. Mentre era in corsa la riunione “ho ricevuto una telefonata dalla presidenza del Consiglio per convocarmi a Roma mercoledì e quindi abbiamo sospeso lo sciopero in attesa di conoscere cosa dirà lo Stato e il governo”, ha detto Martella.
“Al telefono ho parlato direttamente con il presidente Conte, mi ha dato del tu, era la prima volta che ci sentivamo e mi ha detto che la riunione sarà con lui e con i ministri competenti rispetto non solo alla questione immigrazione, ma anche alle altre richieste fatte per l’isola. Quindi presumo che ci saranno anche i ministri Lamorgese e Gualtieri“, ha spiegato ancora Martello parlando all’Ansa della sua convocazione a Palazzo Chigi prevista mercoledì, insieme al governatore siciliano Musumeci. “Il presidente era informatissimo sulle cose che sono successe qui e sul lavoro fatto con il ministero dell’Interno. Mi ha detto: ‘Mercoledì ci vediamo. Vieni qua, parliamo, risolviamo il problema e poi verrò a Lampedusa’”.