Cominciamo esprimendo massima solidarietà a Cristine Mariam Scandroglio, candidata della Lega alle Regionali in Campania, insultata sui social. La portata delle offese si è soffermata su un piccolo e insignificante particolare: il colore della pelle.
La Scandroglio è di colore, originaria della Costa D’Avorio, ma cresciuta con i genitori adottivi in Italia. E con il bel paese dice di avere un rapporto molto stretto, felice. Si sente a casa. Proprio il sentirsi nel posto giusto l’ha spinta a impegnarsi in politica e a candidarsi con il Carroccio.
Questo fatto, cioè che una donna di colore scelga Salvini, a quanto pare non è andato giù a molti. “Ma come – si saranno detti quelli che l’hanno attaccata – noi difendiamo gli immigrati e tu ci tradisci così?”. Ovviamente il fatto non è passato inosservato.
Matteo Salvini, che da giorni posta foto con persone di colore, quasi a volerci rassicurare che con il razzismo non c’entra (più) nulla, ha espresso vicinanza alla sua candidata.
Forza Cristine! Gli unici razzisti rimasti in Italia stanno a sinistra. Giornali e tivù ovviamente tacciono… pic.twitter.com/KyfEhgjlUx
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) August 29, 2020
A fargli eco c’è poi la deputata campana Pina Castiello per la quale “ci sono ambienti in cui si coltiva una cultura dell’odio dalla carica dirompente dai quali tutti dovrebbero prendere le distanze”. È lapalissiano che tali ambienti non possano essere rintracciati nella Lega di Salvini che non ha mai, e diciamo mai, fatto campagna elettorale sulla disgrazia dei migranti… no, non è mai accaduto. Come non è mai accaduto che il Capitano prendesse di mira con la sua “bestia” operatori umanitari o preti che la pensassero differentemente da lui.
No, tutto questo non è mai accaduto, come non è accaduto che qualcuno spruzzasse disprezzo su africani o musulmani. Sicuramente tutto questo odio alberga da qualche parte, in compagnia del razzismo. E noi dovremmo essere meglio di chi offre riparo a questi sentimenti.
Per questo motivo della Scadroglio a me interessa più cosa ha da dire. Come sull’immigrazione. “I clandestini – ha detto intervistata da Il Giorno – vanno individuati, identificati e vanno avviate le procedure per il rimpatrio. Detto in poche parole è questo che farei”. Ecco, io le chiederei, cara candidata, ma secondo lei la gente che scappa dalle guerre e dalla miseria in Africa ha modo di avere documenti regolari? Secondo lei, chi è il responsabile di quelle guerre eterne che quotidianamente rendono più povere quelle nazioni e noi un po’ più apatici?